Il tweet (rimosso) di Casillas: «Sono gay». Poi spiega: «Attacco hacker»

La risposta di Carles Puyol alla frase dell’ex campione ha fatto pensare subito a un gioco sulle voci sulle relazioni seguite al divorzio con la giornalista Carbonero

«Attacco hacker». Così Iker Casillas, considerato uno dei più grandi portieri di tutti i tempi, ha motivato il tweet, comparso nel primo pomeriggio di domenica 9 ottobre, in cui scriveva «Spero che mi rispetterete: sono gay». Al tweet aveva risposto dopo pochi minuti Carles Puyol, promettendo all’amico sostegno amorevole. Così per un attimo qualcuno ha davvero pensato che il campione avesse affidato a quel breve messaggio una rivelazione che per molti segna una svolta, spesso non priva di fatica e dolore, nella propria vita. L’omosessualità nel calcio è vista da sempre come un tabù, tanto che quando qualcuno decide di far coming out la notizia fa in breve tempo il giro del mondo.


Il tweet (poi cancellato) di Casillas con la risposta del suo vecchio compagno di nazionale Puyol

È successo anche stavolta con Casillas, colui che – dopo la finale di quel Mondiale del 2010 – aveva ufficializzato il suo amore per la giornalista Sara Carbonero in diretta. Il loro matrimonio è durato poco più di 10 anni, nel 2021 è arrivata la separazione. Da quel momento si sono rincorse voci sui suoi flirt, da Shakira a Melyssa Pinto, fino al corteggiamento in corso alla sorella di Iñigo Onieva, fidanzato della marchesa di Grinon Tamara Falco, Alejandra Onieva. Per questo motivo, per alcuni lo scambio di tweet con il vecchio compagno di nazionale avrebbe potuto essere solo una risposta a quelle voci, in definitiva uno scherzo di cattivo gusto. Versione messa in campo dal quotidiano sportivo spagnolo As.


«Account hackerato»

Poche ore più tardi, è lo stesso Casillas a fornire una spiegazione a quanto accaduto: «Account hackerato». Il portiere ci ha tenuto poi a presentare le sue scuse non solo agli oltre 9 milioni di follower, ma anche alla comunità Lgbt. Insomma, quella che sembrava una svolta per il calcio mondiale, si è trasformata prima in uno scherzo di cattivo gusto e alla fine in un banale attacco hacker.

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