La storia del presunto scippo sventato dalla folla a Milano: i fatti (e le fake) dietro il post virale

Sembra che un fatto simile sia avvenuto a Roma, ma senza i dettagli truculenti che hanno infiammato gli utenti di Facebook

Circola sui social una notizia che ha fatto molto scalpore, in quanto ripropone una certa narrazione “patriottica e giustizialista”. Si parla di un tentato furto da parte di due rom, finito nell’inseguimento e nel «massacro» dei lestofanti da parte di una folla inferocita. Un’epica immaginaria in cui i cittadini si coalizzano contro i «cattivi» e trionfano contro l’illegalità, peccato che presenti poca pertinenza col mondo reale.

Per chi ha fretta:

  • Un’immagine diventata virale riporta la presunta storia di due rom «inseguiti e massacrati dalla folla» a Milano in seguito a un tentativo di furto
  • Il collage, fatto con tre foto di repertorio e dunque non pertinenti ai fatti raccontati, rimanda a due articoli
  • Nei pezzi viene raccontato un episodio che sarebbe avvenuto a Milano in seguito al quale i malviventi sarebbero stati massacrati
  • Un fatto simile è avvenuto a Roma, e non a Milano, e le cronache locali riportano un diverso esito

Analisi

Un collage di tre foto è diventato virale negli scorsi giorni. Nella prima, vediamo il personale del 118 chino intorno a quello che sembra un corpo steso su una barella, davanti a un’ambulanza. Nella seconda, una macchina della polizia davanti, ancora una volta, a un’ambulanza. Nella terza, il busto di quello che sembra un paziente ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Il tris è stato condiviso da diverse pagine, raccogliendo ogni volta centinaia di likes e commenti, e riproponendo senza variazioni la stessa didascalia: «Rom rubano una borsa, inseguiti e massacrati dalla folla: uno è in fin di vita, l’altro è p…Altro». Il classico “Altro” che conclude la prima riga e di solito mostra il resto del testo se vi si clicca sopra risulta una parola digitata, invece che un link. Primo indizio del fatto che si tratta di un copia e incolla effettuato nei diversi post, che vorrebbe indurre ad aprire un link esterno.

L’origine delle tre immagini

Ma andiamo per gradi. Innanzitutto, dal momento che il collage delle tre foto è stato riproposto in maniera tanto inalterata quanto quella della didascalia, vale la pena approfondire e capire se gli scatti siano stati, come sembra, realizzati sul luogo del misfatto. Spoiler: la risposta è no. Partiamo dalla prima foto, quella del personale del 118. Vediamo nell’angolo in basso a sinistra che lo scatto sembra provenire dalla testata Milano Today. In effetti, sul loro sito la rintracciamo in diversi articoli. Qui, per esempio, viene inserita per illustrare l’articolo: «Perde il controllo della bici e rovina sull’asfalto: grave un anziano di 76 anni». Qui, invece, in allegato alla notizia: «Milano, il marito la prende a bastonate in casa: 40enne scappa e precipita dal balcone, ferita».

Qui, ancora, accompagna il pezzo: «Incidente al bike park di via degli ulivi a Milano: bimbo di 11 anni in ospedale». In tutti, al di sotto della foto, viene scritto: “Immagine di repertorio”. Passiamo alla foto della macchina della polizia. Anche in questo caso, si tratta palesemente di un’immagine di archivio. Se per dimostrarlo non dovesse bastare la sua estrema genericità, basta osservare che la troviamo collegata, per esempio, a questo delitto nel Cremonese, alla vicenda del pestaggio di un transessuale e a un omicidio in un caseggiato del Cambonino. Lo stesso discorso è valido per la terza e ultima foto, collegata a svariati articoli di diverse testate sul Coronavirus e sui ricoveri in terapia intensiva.

La vera storia dietro il “massacro”

Come avevamo anticipato, sembra che l’obiettivo dei diversi post sia quello di ricondurre gli utenti a un articolo completo, con ulteriori dettagli. Notiamo infatti che ogni pagina che ha rilanciato la storia, da “Il malandrino folle” a “Animali sogni ed emozioni“, passando per “I love Italia” e “Io sono del sud e sono fiero” lasciano un commento al di sotto del post. Tutti i commenti riconducono essenzialmente agli articoli di due pagine: il primo, di un sito di WordPress chiamato Notizie 24 Ore. Il secondo, di un portale dal nome Calabria da sogno. Il testo è breve e si ripropone in maniera identica (con tanto di errori d’ortografia) in entrambi gli articoli:

MILANO – LA FOLLA CHE AVEVA NOTATO LA SCENA È INTERVENUTA IN DIFESA DELLA VITTIMA, GENERANDO UN PARAPIGLIA, FINITO CON I DUE ROM A TERRA INSANGUINATI.

Hanno massacrato due ragazzi, entrambi cittadini romeni, di 19 e 25 anni, senza fissa dimora e già noti alle forze dell’ordine, poiché gravemente accusati di aver tentato di rubare una borsa. Portati in ospedale in gravi condizioni uno dei due è stato sottoposto a intervento chirurgico per un grave trauma cranico ed ora è in terapia intensiva dove versa in condizioni definite critiche, l’altro invece è in reparto e pobabilmente dovrà subire un intervento chirurgico ortopedico per numerose fratture.

Dell’episodio che coinvolge i «due cittadini romeni senza fissa dimora» (che è cosa diversa dal dire «Rom») non vi è traccia sulle cronache milanesi. Troviamo il resoconto di un fatto simile, tuttavia, copiato e incollato alla lettera in un paio di righe, in questo articolo di Roma Today dal titolo: «La coppia di borseggiatori linciata dai turisti appena derubati». Questo ci permette di verificare alcune cose. In primo luogo, la cronaca fa riferimento alla Capitale e non al capoluogo meneghino. In secondo luogo, la vicenda non si è conclusa con il «massacro» dei due malviventi, nè con traumi cranici o fratture. Scrive Roma Today:

Altri turisti che avevano notato la scena sono intervenuti in difesa della vittima, generando un parapiglia che è stato sedato dai militari dell’arma occasionalmente in transito lungo la strada

Conclusioni

Il collage di foto diventato virale su Facebook non rappresenta la prova di una notizia, ma si avvale di tre immagini di repertorio. Gli articoli a cui riconducono i post che parlano di un presunto massacro di due cittadini rumeni a Milano non hanno un riscontro solido nelle cronache locali. Sembra invece che siano stati ispirati da un episodio realmente accaduto a Roma, ma infarcito di dettagli nuovi e inesistenti nella versione originale dei fatti.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

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