Fontana eletto presidente della Camera: «Papa è riferimento per l’Italia, no all’omologazione» – I video

Il candidato del centrodestra ha ricevuto 222 voti, più della maggioranza assoluta necessaria

«Grazie a chi ha votato per me e anche a chi non lo ha fatto». Il vicesegretario della Lega Lorenzo Fontana è il presidente della Camera della XIX legislatura. Con 222 voti, ha superato al quarto scrutinio il quorum della maggioranza assoluta. «Sarà un grande onore dirigere i lavori della Camera», ha detto Fontana tra gli appalusi dei deputati. Già ministro per la Famiglia e per gli Affari europei, ha ricevuto l’endorsement di tutta la coalizione di centrodestra, a differenza di quanto accaduto ieri – 13 ottobre – al Senato, con l’elezione di Ignazio La Russa. Non sarà la prima volta che presiederà l’Aula: durante il governo Conte uno, per qualche mese, è stato vicepresidente di Montecitorio. Subito dopo aver superato il quorum, Matteo Salvini – presente alla Camera da questa mattina – si è complimentato personalmente con Fontana. Tra i ringraziamenti, Fontana si è congratulato con La Russa per la sua elezione, ma anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Perno della nostra nazione e garante dei lavori costituzionali». Dopo aver ringraziato il suo predecessore, Roberto Fico, ha poi dedicato un saluto a Papa Francesco. «Sta svolgendo un’azione diplomatica a favore della pace senza eguali», ha dichiarato riferendosi alle parole del pontefice sulla guerra in Ucraina, «promuove il rispetto dei più alti valori morali nel mondo».


«Serve uno sforzo per rialzare l’Italia»

«La legislatura che sta iniziando dovrà riaffermare il ruolo centrale del Parlamento», ha affermato Fontana richiamando «dovrà affrontare temi fondamentali per il futuro del Paese», dalla gestione della pandemia da Covid-19, alla guerra: «Serve uno sforzo per rialzare l’Italia». Infine, in risposta alle proteste messe in campo in particolare dal Pd, con lo striscione che recitava “No a un presidente omofobo e pro Putin”, ha detto che secondo lui «la diversità non è rottura o indice di superiorità, ma espressione di democrazia e rispetto della storia». Anzi: «La grandezza dell’Italia è la diversità», ed è interesse del Paese «sublimare le diversità». Quello che bisogna evitare, afferma Fontana, è «l’omologazione: strumento dei totalitarismi».


Le citazioni

Per il suo primo discorso, La Russa ha scelto le parole del presidente della Repubblica Sandro Pertini: «Nella vita è necessario sapere lottare non solo senza paura, ma anche senza speranza». A differenza del fondatore di Fratelli d’Italia, Fontana ha scelto due santi cattolici. Uno è Tommaso D’Aquino: «Il male non è contrario del bene, ma la sua privazione». Il neo presidente della Camera ha usato le parole del teologo del XIII secolo per descrivere quello che, secondo lui, sarà il compito del Parlamento: «Sarà nostro compito di parlamentari non privare del bene i cittadini ma lottare con umiltà, serietà e sobrietà». Non solo, ricordando Carlo Acutis, il ragazzo di 15 anni di Monza morto per una leucemia fulminante e proclamato beato il 10 ottobre, ha detto: «Sei nato originale, non vivere da fotocopia».

Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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