Trump sapeva di aver perso, ma firmò le denunce dei brogli. Il giudice lo inchioda: «Consapevole dei numeri falsi»

L’ex presidente Usa rischia di essere accusato in tribunale di aver ostacolato la giustizia, dopo che un giudice federale avrebbe scoperto che le cifre dei presunti brogli sulla vittoria di Biden erano completamente inventati

Donald Trump era perfettamente consapevole che i numeri riportati sui documenti delle denunce di brogli alle Presidenziali 2020 erano falsi. E nonostante tutto, l’allora presidente Usa firmò quelle carte e «continuò a diffonderli, sia in tribunale che in pubblico». Rischia di essere accusato in tribunale di aver ostacolato la giustizia Trump, dopo che il giudice federale David Carter ha imposto che alcune email dell’avvocato John Eastman devono essere consegnate alla commissione parlamentare d’inchiesta sull’assalto a Capitol Hill. Come riporta Politico, Eastman sarebbe considerato quello che avrebbe architettato l’ultimo tentativo di Trump di ribaltare il voto che portò alla vittoria di Joe Biden. Era stato proprio l’avvocato a rifiutarsi di fornire alla commissione quelle email, invocando la riservatezza tra lui e il suo cliente. Secondo il giudice Carter, però, per quanto si possa riconoscere il diritto invocato da Eastman, quelle email devono essere comunque consegnate alla commissione, perché costituiscono prova di un probabile reato.


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