La promessa di Trump: «Se mi ricandido e vinco, grazia ai rivoltosi di Capitol Hill»

L’ex presidente ha anche rivelato di continuare a sostenere economicamente alcuni dei rivoltosi che assaltarono il Campidoglio

 «Se deciderò di ricandidarmi e se vincerò, guarderò con molto, molto favore alla grazia completa». Ad annunciarlo è l’ex presidente americano Donald Trump, parlando del gruppo di suoi sostenitori che il 6 gennaio 2021 ha fatto irruzione nel Campidoglio. Una presa di posizione controversa, rivelata oggi a Wendy Bell, conduttrice radiofonica vicina ai conservatori americani. Nel corso dell’intervista, Trump non solo si è rifiutato di condannare i fatti del 6 gennaio, ma ha rivelato di aver offerto supporto economico ad alcuni dei rivoltosi coinvolti nell’attacco. «Sto aiutando economicamente persone fantastiche, che erano nel mio ufficio anche un paio di giorni fa. È una disgrazia ciò che queste persone hanno dovuto supportare», ha dichiarato l’ex presidente americano in riferimento ai rivoltosi indagati per aver fatto irruzione a Capitoll Hill.


L’inizio della campagna elettorale

Le dichiarazioni di Trump, destinate a riaccendere il dibattito sui fatti del 6 gennaio, sono arrivate quasi in contemporanea all’atteso discorso del suo successore, nonché attuale presidente, Joe Biden: «Abbiamo pensato per molto tempo che negli Usa l’uguaglianza e la democrazia fossero garantite ma non è vero. Dobbiamo difenderle, proteggerle e rimetterle in piedi perché la fazione repubblicana che si riconosce in Trump è dominata dalla voglia di intimidire», ha esortato il presidente democratico. La sensazione è che, a poco più di due mesi dalle elezioni di midterm, la campagna elettorale sia entrata nel vivo. In queste settimane, il Partito Democratico insiste sulle misure approvate nei primi due anni dell’amministrazione Biden e mette in guardia dai pericoli che correrebbe la democrazia americana in caso di una seconda vittoria di Donald Trump. Dall’altra parte, l’ex presidente sta facendo di tutto per non perdere l’appoggio del Partito Repubblicano e dei suoi elettori, impegnato soprattutto a contrastare chi propone una svolta più moderata del suo partito.


Trump si ricandiderà?

Se la campagna per le elezioni di metà mandato è già entrata nel vivo, è pur vero che uno dei possibili protagonisti delle prossime presidenziali, cioè proprio Trump, ancora non ha annunciato ufficialmente la sua candidatura. La decisione, in realtà, appare abbastanza scontata. Conferme in tal senso sono arrivate, nel corso degli ultimi mesi, dallo stesso ex presidente e da alcuni dei suoi collaboratori più stretti, a partire da Jared Kushner, suo genero. Secondo quanto riportato dalla Cnn, Trump starebbe pensando di posticipare l’annuncio ufficiale della sua candidatura per le presidenziali del 2024, inizialmente previsto per il 5 settembre, giorno della Festa dei lavoratori. Questo perché, sempre secondo l’emittente americana, l’attenzione mediatica di queste settimane sui guai giudiziari di Trump potrebbe avere effetti negativi.

Nelle scorse settimane, infatti, l’Fbi ha recuperato dalla villa di Mar-a-Lago dell’ex presidente oltre 300 documenti classificati, che Trump si è portato con sé dopo aver lasciato la Casa Bianca, anziché consegnarli all’Archivio di Stato. Si attende per i prossimi giorni la decisione del Dipartimento di Giustizia, che dovrà scegliere se procedere penalmente contro Trump oppure no. Una decisione che da mesi ha dato il via a un acceso dibattito in tutto il Paese, soprattutto per il rischio di scontri e proteste violente.

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