Il Daily Mail: «Gli hacker sono entrati nel telefono di Liz Truss quando era ministra degli Esteri. Johnson sapeva tutto»

Gli hacker sarebbero entrati in possesso di «oltre un anno» di scambi, incluse «discussioni altamente sensibili» riguardo la guerra in Ucraina

Sembra che a Liz Truss sia sfuggito il controllo non solo del suo governo, durato meno di una lattuga, ma anche del suo telefono. Il dispositivo sarebbe stato infatti hackerato da «agenti sospettati di lavorare per il Cremlino» quando Truss era ancora ministra degli Esteri. Lo rivela Daily Mail, citando fonti anonime. La testata aggiunge che «le cyber-spie» avrebbero ottenuto l’accesso a dettagli top-secret dei negoziati con gli alleati internazionali. Oltre ai messaggi privati scambiati con l’amico intimo di Truss, Kwasi Kwarteng, in seguito divenuto ministro delle finanze. Tra le informazioni ottenute, rientrerebbero «discussioni altamente sensibili» riguardo la guerra in Ucraina. Gli hacker sarebbero entrati in possesso di «oltre un anno» di scambi. Il telefono sarebbe stato compromesso a tal punto che adesso il governo lo ha segregato in una cassaforte chiusa a chiave. Lì potrà essere «esaminato da esperti forensi ma all’insaputa degli hacker». Una fonte ha dichiarato alla testata: «Ci vuole un po’ per tenere traccia di chi si cela dietro attacchi come questi, ma la Russia tende a essere in cima alla lista».


Una scoperta poco recente

Nonostante la notizia arrivi solo nelle ultime ore, l’attacco hacker sarebbe stato scoperto durante la campagna estiva per la leadership Tory. Non una bellissima figura per i servizi di intelligence nazionali. Avrebbe inoltre compromesso la possibilità di Truss di rivendicare la premiership: si vocifera che la politica abbia avuto problemi a dormire per un bel po’. Il Daily Mail aggiunge che l’allora primo ministro Boris Johnson provò a insabbiare la vicenda, con la complicità del segretario di gabinetto, Simon Case. Ma non riuscì a evitare l’ansia dei ministri e dei consiglieri di gabinetto quando Truss divenne all’improvviso irreperibile: dopo oltre dieci anni, era stata costretta a cambiare numero. Lo scoop della testata inglese, se confermato, spiegherebbe il perché. «Quello che è successo è assolutamente spaventoso ed è indicativo di un governo estremamente permissivo quando si trattava di questioni di sicurezza nazionale», ha commentato l’esperto di sicurezza, il professor Antony Glees. Che aggiunge: «Abbiamo ministri che usano i loro telefoni privati ​​per condurre affari con il governo su WhatsApp e la loro e-mail personale, e questo deve cessare immediatamente. È totalmente irresponsabile. È assolutamente terrificante. Ciò che è doppiamente orribile è che Boris Johnson sapeva che era successo ma ha scelto di non comunicarlo. E temo che Truss non sia la sola ad avere il suo telefono compromesso». I deputati dell’opposizione britannica hanno chiesto l’avvio di un’indagine.


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