Bolsonaro non riconosce la vittoria di Lula, luci spente a fine spoglio: «È andato a dormire»

L’ex presidente sarebbe il primo nella storia democratica brasiliana a non essere riuscito a farsi rieleggere. Secondo i media locali, però, il risultato ottenuto al ballottaggio potrebbe spingerlo a ricandidarsi nel 2026

Ai ministri che hanno provato a contattare Jair Bolsonaro dopo la sconfitta contro Lula, lo staff non ha potuto far altro che rispondere: «Il presidente è andato a dormire». L’ormai ex presidente brasiliano non avrebbe accettato la vittoria di Luiz Inacio Lula da Silva per poco più di un punto percentuale, ma secondo i media locali che citano i collaboratori vicini al presidente «non c’è il clima per contestare il successo di Lula». L’ipotesi di ricorsi o contestazioni al risultato certificato dal Tribunale superiore elettorale sembrano al momento almeno congelate. Bolsonaro pare sia davvero andato a dormire, o almeno abbia seguito gli ultimi sviluppi al buio, visto che secondo alcuni cronisti appostati fuori dal palazzo presidenziale a Brasilia, le luci si sarebbero spente alle 22.06. Lo smacco per Bolsonaro si carica ulteriormente anche per la portata storica della sconfitta. Come ricorda il quotidiano Folha de Sao Paulo, nella storia democratica brasiliana non era mai successo che un presidente uscente non fosse riuscito a farsi rieleggere. Ci era riuscito nel 1997 Fernando Henrique Cardoso e poi lo stesso Lula nel 2006. La rielezione dopo il primo mandato era arrivata anche per Dilma Rousseff nel 2014. Lo stesso quotidiano comunque avverte che, nonostante la sconfitta, l’evidente spaccatura nell’elettorato dimostra anche quanto sia ancora forte il sostegno per Bolsonaro, che potrebbe ripresentarsi alle elezioni del 2026 per succedere a Lula.


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