Elon Musk fa tabula rasa del Cda di Twitter e diventa amministratore unico della società

Dopo aver licenziato i top manager, il miliardario ha azzerato anche il consiglio di amministrazione, cacciando tutti i nove membri

Elon Musk fa asso piglia tutto e manda a casa l’intero consiglio di amministrazione di Twitter, diventandone amministratore unico. Il nuovo “Chief Twit” ha licenziato i nove membri del Cda della piattaforma di micro-blogging fondata da Jack Dorsey nel 2009. Nell’accordo normativo depositato presso la US Securities and Exchange Commission (Sec) si legge infatti che: «Il 27 ottobre 2022, e a seguito della conclusione dell’acquisizione, il signor Musk è diventato l’amministratore unico di Twitter. In conformità ai termini dell’accordo di acquisizione, in vigore dal momento di efficacia dell’acquisto, le seguenti persone, che erano amministratori di Twitter prima del momento di efficacia dell’acquisto, non sono più amministratori di Twitter: Bret Taylor, Parag Agrawal, Omid Kordestani, David Rosenblatt, Martha Lane Fox, Patrick Pichette, Egon Durban, Fei-Fei Li e Mimi Alemayehou». In precedenza, subito dopo aver acquisito la società per 44 miliardi di dollari, Musk ha licenziato i top-manager “per giusta causa”, tra cui il Ceo Parag Agrawal, il capo dell’amministrazione finanziaria Ned Segal, il general counsel Sean Edgett e la responsabile legale Vijaya Gadde.


Secondo la società di ricerca Equilar, i dirigenti avrebbero ricevuto una “buonuscita” per un totale di circa 122 milioni di dollari. Nelle scorse ore, il patron di Twitter ha smentito un’indiscrezione del New York Times, in cui si faceva riferimento al licenziamento di diversi dipendenti prima del 1 novembre, in modo da non dover pagare diversi benefit come parte del loro stipendio. In una risposta a un utente di Twitter che chiedeva se la notizia relativa ai licenziamenti sui dipendenti fosse vera, Musk ha negato la notizia: «È falso», ha scritto. Musk, subito dopo la chiusura dell’accordo di acquisto della piattaforma social, ha promesso, rivolgendosi agli inserzionisti, di allentare le regole di moderazione dei contenuti e rendere il suo algoritmo più trasparente: «Il motivo per cui ho acquisito Twitter è perché è importante per il futuro della civiltà avere una piazza cittadina digitale comune».


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