La risposta di Zuckerberg a Musk viene da un account parodia: ci casca un giornale italiano

Una ricostruzione pubblicata da «Il Messaggero» ha preso per vero un tweet pubblicato dall’utente @di_reddito (che non è nuovo a uscite di questo genere)

Nei giorni in cui si discute sulla decisione di Elon Musk di rendere a pagamento la «spunta blu» dei profili ufficiali su Twitter, c’è chi fa confusione tra account reali e account parodia. Oggi sulla versione cartacea de Il Messaggero è comparso un articolo che ripercorre la “trattativa” avvenuta via social tra Musk e lo scrittore Stephen King sul pagamento di una quota annuale in cambio della spunta blu di autenticità del profilo. Nella sua ricostruzione, il quotidiano menziona anche il presunto intervento di Mark Zuckerberg, Ceo di Meta. «Hi Elon, Facebook is free», si legge nel tweet. Peccato che non si tratti di un messaggio arrivato dal presidente di Facebook e Instagram, ma da un semplice account parodia – registrato con lo username @di_reddito – che cambia di volta in volta il proprio nome per intervenire ironicamente su alcune polemiche social. Da una prima ricognizione, sembra che non ci siano altre testate – italiane o internazionali – che hanno attribuito il tweet a Zuckerberg. Il commento, però, ha ricevuto centinaia di like. Qualche settimana fa, lo stesso account-parodia appariva con il nome «Presidentissima» e aveva scelto come immagine del profilo una foto della neo premier Giorgia Meloni. Per fugare ogni dubbio è lo stesso gestore dell’account, che oggi ha assunto nome e foto del Ceo di Meta, a precisare le proprie intenzioni: «Non sono Mark Zuckerberg», si legge nella prima riga della bio dell’utente. In sintesi: il Ceo di Facebook e Instagram non ha alcun profilo Twitter e, di conseguenza, non è mai intervenuto sulle discussioni di questi giorni sul pagamento della spunta blu.


IL MESSAGGERO | La ricostruzione pubblicata oggi su Il Messaggero, che ha preso per autentico il tweet pubblicato dall’account parodia di Mark Zuckerberg

Foto di copertina: EPA / MICHAEL REYNOLDS | Il presidente di Meta, Mark Zuckerberg, durante un’udienza alla Camera dei Deputati negli Stati Uniti (23 October 2019)


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