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Navi migranti in attesa di un porto sicuro, Ue: «Salvare vite è obbligo morale». Tajani a Berlino: «Collaboriamo»

03 Novembre 2022 - 14:14 Ygnazia Cigna
La Commissione Ue riferisce di non essere responsabile del coordinamento della situazione, ma invita gli Stati a collaborare

La Commissione europea sta seguendo con grande attenzione i casi delle navi Humanity, Ocean Viking e Geo Barents con centinaia di persone migranti a bordo che da giorni stanno chiedendo aiuto e attendono un porto sicuro. «È un obbligo morale e legale per gli Stati membri dover salvare le persone in mare», ha dichiarato la portavoce della Commissione Ue, Anitta Hipper, specificando però che la Commissione non è responsabile del coordinamento della questione. Al tempo stesso, la Commissione sta sostenendo attivamente i colegislatori, il Consiglio e il Parlamento per attivare il trilogo il prima possibile sulla proposta per l’immigrazione ora che è stato raggiunto un accordo politico per concludere il lavoro entro il 2024. Sul fronte del meccanismo di solidarietà sul trasferimento dei migranti si registrano 8000 mila offerte di relocalizzazioni e 38 candidati che hanno accettato. E il meccanismo può essere utilizzato anche per ridistribuire i migranti al momento bloccati sulle navi al largo dell’Italia.

Ong: «La situazione sta precipitando»

Dalle ong stanno arrivando più appelli e richieste di aiuto. «ll diritto del mare assegna chiare responsabilità nel coordinamento di ricerca e soccorso. Unhcr auspica il dialogo tra tutti i paesi competenti per individuare al più presto un porto sicuro per le navi Ong nel Mediterraneo con spirito di collaborazione e solidarietà», ha dichiarato Chiara Cardoletti, rappresentante per l’Italia di Unhcr. La nave Ocean Viking ha chiesto assistenza a Grecia, Spagna e Francia, ma riferisce di non aver ancora ricevuto indicazione di porto sicuro. Sono 234 i migranti a bordo e Sos Mediterranee continua a ribadire che devono sbarcare con urgenza. «La situazione sta precipitando. Le previsioni meteo annunciano vento forte, onde alte e un abbassamento delle temperature entro la fine della settimane e le scorte si stanno esaurendo. Siamo di fronte ad un’emergenza assoluta e ogni ulteriore giorno di attesa potrebbe avere conseguenze potenzialmente letali».

Tajani: «Abbiamo chiesto solo il rispetto delle regole»

Ieri, 2 novembre, il governo tedesco aveva chiesto all’Italia di prestare «rapidamente soccorso ai 104 minori non accompagnati salvati nel mare Mediterraneo dalla nave Humanity 1 battente bandiera tedesca». Il ministro degli Esteri Antonio Tajani si è rivolto a Berlino dicendo: «Abbiamo chiesto soltanto il rispetto delle regole, lo abbiamo fatto in maniera ufficiale, con grande garbo ma anche con grande fermezza». E ha aggiunto: «Dobbiamo collaborare tantissimo, poi quando c’è da dare qualche messaggio, soprattutto sul tema dell’immigrazione, lo facciamo con determinazione, ma per garantire il rispetto delle regole. Abbiamo chiesto che le navi delle ong rispettino le regole europee quando salvano qualcuno in mare e poi chiedono di attraccare nei porti più vicini».

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