Foggia, nessun sopravvissuto sull’elicottero caduto in un campo ad Apricena

Sette le vittime: una famiglia slovena con la figlia di 13 anni, i due piloti e un medico del 118

Non ci sono sopravvissuti nell’incidente dell’elicottero caduto in zona Apricena, frazione di Castelpagano in provincia di Foggia. Il velivolo, partito intorno alle 9.20 dalle isole Tremiti, è scomparso dai radar stamattina intorno alle 10.30. A bordo c’era una famiglia slovena, quattro persone tra le quali una bambina di 13 anni. Arrivati ieri da Lubiana, sarebbero dovuti rientrare a Foggia già in serata ma hanno dovuto rinviare la partenza a causa delle condizioni meteorologiche. Sul luogo dell’incidente stanno arrivando le unità di soccorso e di recupero, ma la zona è impervia e in questo momento avvolta dalla nebbia rendendo le operazioni più complesse. Sul posto ci sono le prime unità del 118 provenienti da Lesina (Foggia) e tre squadre della protezione civile di Apricena oltre ai carabinieri. Questi i nomi delle persone che erano a bordo: Bostjan Rigler di 54 anni, Jon Rigler di 44, Mateja Curk Rigler di 44, Liza Rigler di 13 anni. Maurizio De Girolamo, di 64 anni, medico del 118 che stava rientrando a casa dopo il turno di lavoro alle Tremiti, e i piloti Luigi Ippolito e Andrea Nardelli. Quando si sono interrotti i contatti radio, l’elicottero si stava dirigendo verso la costa pugliese, come prevede la tratta Isole Tremiti-Vieste-Foggia che la ditta Alidaunia proprietaria dell’elicottero opera per conto della Regione Puglia, quando si sono interrotti i contatti radio. Tra i passeggeri, tutti turisti sloveni, ci sarebbero anche due bambini, mentre le altre due persone sono membri dell’equipaggio della ditta. Sono già partite le ricerche che si stanno concentrando sia sulla terraferma che in mare nella zona del Gargano. Nello specifico sono interessati i comuni di San Severo, Apricena, e Rignano Garganico, tutti in provincia di Foggia. L’ultimo contatto del velivolo con il centro di controllo è avvenuto nell’area compresa tra Apricena e San Severo, due comuni del basso Gargano dove stamattina si è verificato un temporale che potrebbe aver reso il volo difficoltoso.


Le ricerche

Alle ricerche hanno partecipato anche altri cinque elicotteri, uno dell’aeronautica militare e uno dei vigili del fuoco partito da Pescara, oltre a tre dei Carabinieri. In totale sono stati impiegati oltre 40 militari dell’arma, tra cui i reparti speciali dei Cacciatori di Puglia che stanno raggiungendo le zone più impervie del promontorio del Gargano.


A bordo dell’elicottero disperso c’è anche un medico della postazione del 118 presente alle Isole Tremiti che stava rientrando a casa dopo il turno di lavoro. Ne dà conferma il sindaco dell’arcipelago a largo del Gargano Peppino Calabrese. «Il medico aveva appena terminato il turno di lavoro ed ha deciso di prendere l’elicottero anziché la nave per le condizioni meteo marine avverse. Qui da noi si è abbattuta una fitta nebbia». Il sindaco ha poi precisato che «l’ultimo contatto con il velivolo lo si è avuto nel territorio tra San Nicandro Garganico e San Marco in Lamis. La nostra comunità è sotto choc. Non era mai successo prima una cosa del genere in 30 anni di servizio», ha concluso. Alle 14 è stata convocata una riunione del centro coordinamento soccorsi in prefettura a Foggia.

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