Migranti, la Germania pronta ad accoglierne 3mila dall’Italia. Piantedosi: «In Ue non procederemo da soli»

La Commissione al lavoro sul nuovo piano d’azione europeo: sarà presentato entro l’8 dicembre

Dopo la crisi con la Francia sul caso Ocean Viking, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi si muove per consolidare le sponde europee per assicurare il rispetto del meccanismo di solidarietà con l’Italia e il lancio di un nuovo piano per la gestione dei migranti. A margine del G7 dei titolari dell’Interno a Eltville, in Germania, Piantedosi ha incontrato la sua omologa tedesca Nancy Faeser, alla quale ha assicurato – fa sapere il Viminale – di volersi attenere alle regole Ue, senza procedere da sola sui migranti. Faeser, per tutta risposta, ha ribadito a Piantedosi che la Germania intende tener fede al meccanismo di solidarietà sulla redistribuzione dei migranti. Secondo Repubblica, la ministra avrebbe confermato esplicitamente l’impegno ad accogliere 3mila migranti sbarcati in Italia come previsto dal piano di redistribuzione siglato a giugno 2022. Da Bruxelles intanto arriva la conferma che la Commissione è al lavoro sulla predisposizione di un nuovo piano d’azione sul tema. Il progetto sarà presentato e sottoposto ai 27 Stati membri entro l’8 dicembre, data in cui è fissata la riunione dei ministri dell’Interno: lo ha fatto sapere il portavoce della Commissione Eric Mamer.


Piantedosi: «Sul piano migranti Ue daremo il nostro contributo»

«Non era il momento e abbiamo deciso di non parlarne». È questa la risposta del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi a margine del G7, a chi gli chiedeva se avesse parlato con l’omologa tedesca della responsabilità degli Stati di bandiera delle navi ong. «Abbiamo condiviso di non affrontare qui la questione. Non era questa la sede per cercare una sorte di foro giudicante rispetto a posizioni che possono essere divisive». E ha aggiunto: «Siamo pienamente convinti che gli episodi degli ultimi giorni potranno essere parte marginale del problema se condivideremo politiche comuni che in qualche modo risolvano alla radice i flussi irregolari delle migrazioni». Per quanto riguarda il piano migranti, ha riferito che in larga parte non è ancora stato scritto e che il nostro Paese pensa alla garanzia di «canali di ingresso regolari, al rafforzamento di grandi esperienze che da anni l’Italia ha in campo, quindi non con il nostro governo, e in modo esemplare: penso ai corridoi umanitari che facciamo con Sant’Egidio. Siamo fra i pochi paesi che hanno esperienze molto significative», ha detto sottolineando la necessità anche di meccanismi contro l’immigrazione illegale. Infine, su una possibile mediazione con la Francia ha risposto dicendo: «Non credo ci sia necessità di alcuna mediazione. Anche perché noi non abbiamo nessuna posizione critica con la Francia».


Foto: Twitter/Viminale

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