Ucraina, a Cherson torna l’elettricità ma non c’è pace: «Almeno 32 vittime civili dal ritiro dei russi»

«Gli agenti addetti allo sminamento hanno controllato 450 ettari di terreno nell’oblast e rimosso circa 3.500 esplosivi», ha fatto sapere il capo della polizia nazionale ucraina, Ihor Klymenko

Senza luce, riscaldamento e acqua corrente per giorni, la città di Cherson è tornata ad avere l’elettricità, ripristinata dopo il ritiro degli occupanti russi e la riconquista del territorio da parte delle forze ucraine. Ad annunciarlo è stato il vice capo dell’Ufficio del presidente Zelensky, Kyrylo Tymoshenko, in un messaggio su Telegram: «L’elettricità è stata fornita a Cherson. Come promesso, ci siamo riusciti in poco più di una settimana», ha annunciato. «Prima di tutto forniamo energia alle infrastrutture critiche della città e poi alle utenze domestiche». Poche ore fa anche il presidente ucraino aveva commentato la situazione dei numerosi blackout nel Paese: «Al momento continuano nella maggior parte delle regioni e a Kiev. In totale, oltre sei milioni di utenti non hanno accesso all’elettricità», ha detto. Poi la rassicurazione: «Supereremo questo inverno». La buona notizia per Cherson però non va di pari passo con il bollettino dei civili uccisi durante l’occupazione russa del territorio. Dal 9 novembre scorso, quando le forze di Putin si sono ritirate dalla città dopo un controllo durato otto mesi, si contano attualmente 32 abitanti uccisi. Il numero è stato riferito dal capo della polizia nazionale ucraina, Ihor Klymenko, citato dal quotidiano Kyiv Independent. «Sette dipartimenti di polizia hanno ripreso il loro lavoro nei territori liberati dell’oblast di Cherson, quattro dei quali nella città omonima», ha spiegato Klymenko. E ancora: «Gli agenti di polizia addetti allo sminamento hanno controllato 450 ettari di terreno nell’oblast e rimosso circa 3.500 esplosivi. Hanno salvato centinaia o addirittura migliaia di vite». La liberazione di Cherson dai russi ha per ora risolto la condizione critica sull’energia ma non ha portato tregua alla zona dell’Ucraina meridionale, che nelle ultime ore è stata nuovamente vittima di bombardamenti da parte di Mosca con oltre 50 feriti e una decina di morti.


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