Pochi giorni fa era stata la sua portavoce Maria Zakharova ad accusare il Papa di «manipolare la realtà», ora il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov si espone in un attacco diretto al Pontefice in merito alle dichiarazioni di pochi giorni fa sulla «maggiore crudeltà di quelli che sono della Russia ma non appartengono alla tradizione russa, come i ceceni, i buriati e cosi via». Lavrov risponde facendo riferimento all’offerta del Vaticano arrivata pochi giorni fa su un possibile ruolo di mediazione della Santa Sede tra Mosca e Kiev: «Dice di voler mediare ma recentemente ha fatto delle dichiarazioni non cristiane sulle crudeltà commesse in particolare da membri di due nazionalità della Russia, cioè i Ceceni e i Buriati». E ancora: «Il Vaticano ha detto che ciò non si ripeterà e che probabilmente c’è stato un malinteso, ma questo non aiuta ad aumentare l’autorità dello Stato pontificio». Un ruolo pacificatore che sembra dunque compromesso per via delle parole rilasciate da Bergoglio al giornale America. Durante la conferenza stampa Lavrov ha poi proseguito con gli attacchi nominando il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani: «Sta facendo dichiarazioni relative a idee indirizzate a cercare una soluzione in Ucraina ma non ho sentito proposte concrete», ha detto. L’esponente del governo russo si è detto pessimista sulla possibile cooperazione con l’Occidente in merito alla sicurezza europea che «non potrà essere ripresa in un futuro prevedibile». Ma «se e quando» l’Occidente capirà che è meglio «coesistere sulla base di fondamenta concordate ascolteremo quello che hanno da proporre». La ripresa di un dialogo con l’Ue secondo Lavrov sarà dunque possibile solo «quando delle persone sensate appariranno nella diplomazia europea». Un attacco ai vertici Ue che il ministro russo ha poi concluso citando una dichiarazione dell’Alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell secondo cui «il conflitto deve finire con la vittoria dell’Ucraina sul campo di battaglia»: «Questo la dice lunga sulla diplomazia europea», ha aggiunto il Lavrov.
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