Liberata Brittney Griner, la cestista americana detenuta da mesi in Russia. Biden e Putin siglano lo storico scambio di prigionieri

La notizia confermata da Mosca e Washington dopo lunghe trattative. Delusione negli Usa per la mancata liberazione dell’altro detenuto Paul Whelan

Brittney Griner, la cestista americana detenuta in Russia da dieci mesi con l’accusa di contrabbando di droga, è stata liberata, grazie ad uno scambio di prigionieri con il trafficante di armi russo Viktor Bout, a sua volte detenuto negli Usa dopo una condanna a 25 anni comminata nel 2012. Lo ha confermato il presidente Joe Biden, dopo le prime indiscrezioni circolate sui media statunitensi. Lo scambo è avvenuto all’aeroporto di Abu Dhabi. «Ho parlato con Brittney Griner. È al sicuro, è in aereo, sta tornando a casa», ha scritto su Twitter Biden, condivendo una foto dalla Casa Bianca insieme alla moglie dell’atleta, Cherelle Griner. Anche il ministero degli Esteri russo ha confermato la notizia, riferendo che Bout ha già fatto rientro in Russia. Le trattative per il rilascio di Griner procedevano da mesi riservatamente tra funzionari dei due Paesi – che dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina non hanno mai interrotto i rapporti – ma la svolta è arrivata la scorsa settimana, quando, trovato l’accordo, Biden stesso ha dato il via libera definitivo allo scambio di prigionieri.


Brittney Griner «sta bene e sarà a casa entro le prossime 24 ore», ha confermato poco dopo Biden, parlando brevemente ai cronisti alla Casa Bianca al fianco della moglie della cestista. Biden ha ringraziato gli Emirati Arabi Uniti, dove è avvenuto lo scambio, per aver facilitato l’operazione, e ha rivolto un pensiero a Paul Whelan, altro cittadino Usa detenuto in Russia che non è stato possibile liberare per momento nonostante gli sforzi profusi. «Faremo il possibile per riportare a casa anche lui», ha promesso Biden. «È una giornata bellissima per me e la mia famiglia», ha detto intervenendo dopo Biden Cherelle Griner, che ha ringraziato l’amministrazione Usa per l’impegno, e ha assicurato che insieme a Brittney resterà «impegnata per la liberazione di tutti gli americani detenuti, incluso Paul Whelan».


L’arresto e la detenzione

Brittney Griner, 32 anni, era detenuta in Russia dallo scorso febbraio – poco prima dell’inizio della guerra in Ucraina – dopo essere stata fermata all’aereoporto di Mosca in possesso di olio di cannabis. Arrestata con l’accusa di contrabbando di droga, era stata condannato ad inizio a agosto a nove anni di carcere. A metà novembre, dopo aver perso il riesame del caso in appello, era stata trasferita in una colonia penale nella Mordovia. Ma le trattative riservate per la sua liberazione non si erano mai interrotte. Fino all’epilogo ufficilizzato oggi.

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