Caso-Qatar, Orbán mette il dito nella piaga: «E poi l’Ue si preoccupa della corruzione in Ungheria…»

Il primo ministro ungherese ironizza su Twitter sullo scandalo che sta scuotendo il Parlamento europeo

«Buongiorno al Parlamento europeo». È la sveglia sarcastica suonata questa mattina, lunedì 12 dicembre, via Twitter dal primo ministro ungherese Viktor Orbán in merito all’inchiesta sulle presunte tangenti dal Qatar che sta scuotendo in questi giorni il Parlamento europeo. Insieme al messaggio caustico, il leader di Fidesz ha condiviso un meme in cui si fa riferimento alla presa di posizione dell’istituzione europea sulla corruzione in Ungheria: «Dicono che il Parlamento europeo è seriamente preoccupato per la corruzione in Ungheria», si legge sopra l’immagine di alcune persone che ridono. Le istituzioni Ue – con l’assemblea degli eletti in prima fila – sono impegnate ormai da anni in un duro braccio di ferro col governo ungherese sul rispetto dei diritti e degli standard democratici, che ha portato di recente la Commissione a minacciare di congelare parte dei fondi Ue per Budapest. Due settimane fa circa, l’Europarlamento si era espresso a favore della proposta della Commissione di congelare il 65% dei fondi di coesione, ovvero 7,5 miliardi, e altri 5,8 miliardi del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinati all’Ungheria poiché – si leggeva nel comunicato – le «17 misure proposte da Budapest per contrastare la corruzione nel Paese non sono state effettivamente messe in atto entro la data concordata». La decisione doveva essere prese lo scorso 6 dicembre durante il Consiglio Ue, ma in quell’occasione i ministri delle Finanze avevano concordato di rinviare il verdetto.


Il tweet di Orbán ha scatenato ironie ma anche risposte piccate sui social. Sempre a colpi di meme infatti è arrivata la replica da parte di Daniel Freund, deputato tedesco dei Verdi al Parlamento europeo, che gli ha fatto notare le differenze abissali tra le due situazioni. «Quando un parlamentare europeo si fa corrompere e finisce in prigione», indica nella prima immagine, e poi, sotto con un’altra foto sempre del primo ministro ungherese con le mani alzate: «Quando si rubano miliardi e si rimane impuniti per più di un decennio».


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