Lombardia, Majorino «vede» l’accordo con il M5s. Ma Conte tiene il Pd sulle spine: «Sottoporremo la proposta ai nostri iscritti»

Il candidato dem ha definito «assai proficuo» il confronto e si dice pronto a presentare presto il programma. Ma l’ex premier allunga i tempi

Dopo settimane di incontri con i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, il candidato al Pirellone del Partito Democratico, Pierfrancesco Majorino, vede alle porte l’accordo con i pentastellati per la sfida delle prossime elezioni regionali del 12 e 13 febbraio in Lombardia. «Sono pronto a lavorare ad un programma condiviso con il Movimento 5 Stelle. La sfida è assolutamente aperta e possiamo vincere. La coalizione che stiamo costruendo è forte e si sta arricchendo di numerose esperienze del mondo civico», ha scritto sui suoi canali social Majorino, dicendosi pronto a presentare presto «un programma che accolga il contributo delle forze di centrosinistra elaborato nei mesi scorsi, il punto di vista dei sindaci lombardi e i punti condivisi al tavolo di confronto, assai proficuo, con il Movimento 5 Stelle». Ma per la certezza di un’alleanza tanto larga contro gli altri candidati, tra cui l’attuale presidente della Regione Attilio Fontana e la candidata civica sostenuta dal Terzo Polo Letizia Moratti, Majorino dovrà ancora attendere. L’ex premier Giuseppe Conte ha dettato infatti le condizioni per confermare definitivamente il sostegno del M5s all’ex assessore milanese, sostenendo che a «sia giusto sottoporre alla valutazione degli iscritti in Lombardia gli esiti del tavolo di confronto che c’è stato, e acquisirne il parere su una direzione da prendere per una proposta competitiva». Majorino, nell’annunciare gli esiti del tavolo con i 5 Stelle, ha elencato per sommi capi i punti del programma che intende presentare, che sarà basato «sulle principali questioni legate al welfare, allo sviluppo, alle politiche attive del lavoro, alla tutela dell’ambiente e del patrimonio agricolo nel tempo della crisi climatica, alla cultura delle pari opportunità, della trasparenza e della legalità e a tanto altro». L’obiettivo dichiarato è quello di poter dare il via a «una svolta radicale che questa regione aspetta da 28 anni, ed è per questo vado e andiamo avanti con grande determinazione. Sono convinto del fatto che la Lombardia abbia bisogno di un nuovo futuro e rilancio la sfida a tutte le forze che hanno fatto parte dell’opposizione a Fontana: facciamo vincere il cambiamento».


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