Trump, allarme 2024: lo sfidante DeSantis oltre 20 punti avanti tra gli elettori Repubblicani

Due sondaggi di Usa Today e Wall Steet Journal danno il governatore della Florida nettamente avanti nella possibile sfida tra i due per la nomination. Per Morning Consult il tycoon sarebbe invece davanti

La stella di Donald Trump si sta spegnendo? È il sospetto che circola sempre più insistentemente sui media americani, e all’interno dello stesso partito Repubblicano, dopo la mancata vittoria alle elezioni di mid-term svoltesi lo scorso 3 novembre. Nonostante la débacle elettorale, l’ex presidente ha comunque annunciato ufficialmente, dodici giorni dopo, la sua volontà di ricandidarsi alla Casa Bianca nelle elezioni del 2024. Ma, tra guai giudiziari e politici, la sua corsa sembra essere partita col piede sbagliato. A confermare questa percezione sono alcuni sondaggi diffusi nelle ultime ore dai media americani. Secondo quello commissionato da Usa Today in collaborazione con la Suffolk University, Trump sarebbe indietro nel gradimento degli elettori Repubblicani di ben 23 punti nei confronti del principale possibile sfidante tra i conservatori: il governatore della Florida Ron DeSantis. In un eventuale scontro alle primarie tra i due, DeSantis vincerebbe oggi con il 56% delle preferenze, lasciando Trump indietro ad appena il 33%. Uno smacco umilitante per il presidente uscente, che ha contribuito a consolidare negli scorsi anni il peso politico di DeSantis.


Quello che cerca la maggior parte degli elettori Repubblicani, conferma d’altra parte la rilevazione di Usa Today, non è un’agenda diversa da quella di Trump, ma un nuovo interprete per le stesse politiche: come a dire che il tramonto politico di The Donald segnerebbe in qualche modo il successo della sua operazione di revisione dei connotati politici del partito conservatore, cominciata con la sua candidatura a sorpresa alle presidenziali del 2016. Su immigrazione, unioni gay e cancel culture, d’altra parte, DeSantis ha dimostrato sinora di avere una linea non meno dura di quella imposta al partito da Trump. Una conclusione simile a quella che suggerisce un altro sondaggio diffuso in queste ore, quello commissionato dal Wall Street Journal, che vedrebbe DeSantis nettamente avanti su Trump, anche se di un margine inferiore: 52% le preferenze previste per il governatore, 38% quelle per il tycoon.


A quasi due anni dal voto per la Casa Bianca, tutto può ancora cambiare, naturalmente. E d’altra parte, come riporta il sito specializzato in sondaggi Usa Five Thirty-Eight, altre rilevazioni di istituti demoscopici restituiscono esiti diversi, se non opposti. Secondo l’ultima diffusa da Morning Consult (su un campione più ampio), nello scontro tra i due potenziali rivali sarebbe ancora Trump a imporsi nettamente, con il 49% delle preferenze, contro un mero 31% per DeSantis. La partita tra i due è appena cominciata, e s’annuncia aperta. Ma la leadership di Trump all’interno del partito Repubblicano non è più assicurata.

Foto: EPA/Stefani Reynolds / POOL – L’ex presidente Usa Donald Trump a un’iniziativa con il governatore della Florida Ron DeSantis – Washington, 24 luglio 2020.

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