Mihajlovic, il ricordo delle figlie. Virginia: «Ho ancora bisogno di te». Viktorija: «Ovunque tu sia, io so amare fino a lì»

Le figlie dell’allenatore serbo hanno ricordato su Instagram il padre scomparso ieri

«È dura papà. È dura». Inizia così il messaggio di addio di Virginia Mihajlović pubblicato su Instagram e dedicato a suo padre Sinisa, morto ieri – venerdì 16 dicembre – all’età di 53 anni dopo una lunga lotta contro la leucemia. «In questo momento di immensa sofferenza avrei solo bisogno di un tuo abbraccio. Non un abbraccio qualsiasi, il tuo. Mischiato al tuo profumo, che, come la tua anima, rimaneva addosso. E chi ti conosce sa a cosa mi riferisco». Per la giovane 24enne è impossibile accettare «tutto questo», ma – scrive sul social – «trovo la forza nell’amore immenso che mi hai donato in questi anni di vita insieme, talmente forte che mi accompagnerà per il resto dei miei giorni».


Il destino

Dal 2019, l’ex calciatore di Sampdoria, Lazio e Inter e allenatore, dopo altre esperienze, del Bologna che aveva guidato fino a pochi mesi fa, combatteva contro una forma acuta di leucemia e dopo aver scoperto il suo «destino», ricorda Virginia, «ringrazio di averti avuto con me per questi anni, in cui mi hai donato tutto, tutto quello che un padre avrebbe potuto donare ad una figlia, anzi molto di più». E poi ancora: «Mi hai amata immensamente, con tutte le forze che avevi. Mi hai protetta da ogni cosa, da tutti e tutto. Tu sei stato troppo. Troppo per me. Troppo per noi. Troppo per tutti». E infine il saluto, accompagnato però da una richiesta: «Promettimi che ti farai sentire, ho ancora tanto bisogno di te». Era stata la famiglia di Sinisa Mihajlovic ad annunciare la scomparsa dell’allenatore serbo. Una morte che la famiglia ha definito «ingiusta e prematura» di colui che «i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan< e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen» ricorderanno sempre come un «marito, padre, figlio e fratello esemplare».


La poesia di Montale

Anche la sorella di Virginia, Viktorija Mihajlović ha voluto salutare suo padre Sinisa, definito dalla stessa in un post Instagram «anima pura, rara, orgoglio della mia vita, mio eroe, mio grande amore», dedicandogli una poesia n. 5 di Xenia II di Eugenio Montale: «Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, nè più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr’occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue». Poi il saluto: «Ovunque tu sia io so amare fino a lì».

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