Lo spiraglio di Putin: «Tutte le guerre finiscono coi negoziati». Gelo sui rifornimenti Usa: «Schiacceremo quei Patriot»

Le affermazioni in chiaroscuro del presidente russo in conferenza stampa: «prima finisce la guerra e meglio è»

«Tutti i conflitti armati finiscono in un modo o nell’altro con un qualche negoziato sulla pista diplomatica». Lo ha detto in conferenza stampa il presidente russo Vladimir Putin, tornando a ribadire che il Cremlino «non ha mai rifiutato» colloqui e assicurando che «non ci sono in progetto provocazioni che coinvolgano armi avanzate». Lo riferisce l’agenzia di stampa russa Tass. «Non vogliamo far girare la ruota del conflitto ma farlo finire, e ci sforzeremo per farlo», ha sottolineato. In risposta alla stampa, Putin ha accusato il governo ucraino di essersi «proibito di negoziare». Ha ribadito che l’obiettivo di Kiev «non è far girare questo volano del conflitto militare, ma, al contrario, porre fine a questa guerra: stiamo mirando a questo e continueremo a mirare a questo». E la guerra «prima finisce, meglio è». Zelensky, nelle scorse settimane, aveva annunciato che non è ancora il momento di sedersi a un tavolo di negoziati. In una sessione del consiglio di Difesa di ieri, 21 dicembre, Putin aveva precisato che la Russia continua a considerare l’Ucraina una «nazione fraterna», ma che la guerra è stata inevitabile. Sollecitato dai giornalisti, ha poi annunciato che firmerà un decreto all’inizio della prossima settimana con una serie di «misure di risposta al price cap sul petrolio». Infine, si è espresso anche sul sabotaggio del Nord Stream, avvenuto lo scorso 26 settembre nel mar Baltico, definendolo «terrorismo di Stato». A suo dire, «singoli attori non avrebbero potuto compierlo».


«I Patriot degli Usa? Obsoleti, li schiacceremo»

Il presidente russo ha anche annunciato che Mosca troverà «un antidoto» ai missili Patriot statunitensi in Ucraina, in risposta ai nuovi aiuti in arrivo dall’amministrazione Biden che prevede una nuova tranche di aiuti da 2 miliardi di dollari. Gli Usa forniranno una batteria composta da 8 lanciatori, la stazione di controllo e il radar. Tra gli aiuti sono previsti i Patriot, un sistema sofisticato di missili terra aria guidati che possono individuare e abbattere sia missili che velivoli. Un sistema considerato da Putin non sufficiente e «obsoleto». E ha aggiunto: «Dicono che possono mettere i Patriot lì (in Ucraina) ora. Bene, che li mettano. Schiacceremo anche i Patriot. Quindi sarà necessario mettere qualcosa al posto dei Patriot, sviluppare nuovi sistemi. Questo è un lungo processo complesso. Non è tutto così semplice».


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