Il cordoglio di Mattarella per la morte di Ratzinger: «Luminosa testimonianza di fede». Stasera il discorso di fine anno

Il messaggio inviato a Papa Francesco. Per il capo di Stato, Benedetto XVI «ha saputo imprimere slancio al dialogo tra fede e ragione»

«Il suo pontificato ha rappresentato per milioni di uomini e donne, credenti e non credenti, una luminosissima e feconda testimonianza dei principi evangelici». Sono le prime parole del messaggio di cordoglio inviato a Papa Francesco dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo la scomparsa di Papa Emerito Benedetto XVI, morto oggi, 31 dicembre 2022, all’età di 95 anni. «Teologo insigne, brillante accademico e uomo di finissima cultura, Joseph Ratzinger – si legge nella missiva – ha profondamente segnato per oltre mezzo secolo la vita della Chiesa, dedicandosi con passione, coerenza e dedizione alla riflessione su aspetti fondamentali del Cristianesimo e al suo rapporto con la modernità». Per il capo di Stato, Ratzinger ha saputo «imprimere uno slancio particolare al dialogo tra fede e ragione, tra aggiornamento e tradizione, ponendo sempre al centro della sua predicazione – e di tutto il suo magistero – i valori dell’umanesimo cristiano».


La sua scomparsa, secondo Mattarella, segna per tutta l’Italia «la perdita di un pastore che nel corso di una lunga vita Le ha (a Papa Francesco, ndr) testimoniato ripetutamente un profondo affetto, unito al sincero attaccamento per quell’immenso patrimonio di cultura intimamente legato alle radici e alle tradizioni cristiane del nostro Paese». E infine il messaggio di vicinanza: «In quest’ora, che è di preghiera per i credenti e di raccoglimento per tutti, l’Italia intera si stringe a Vostra Santità con sentita partecipazione e le rinnova, Padre Santo, le affettuose espressioni della più sincera vicinanza». Il messaggio inviato al Pontefice arriva a poche ore dal consueto discorso di fine anno del presidente Mattarella. Previsto alle ore 20.30, quello del capo di Stato sarà il suo ottavo messaggio alla nazione. 


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