Chomiak bloccato mentre partiva ancora armato: l’arresto in stazione a Milano grazie a due coniugi carabinieri fuori servizio

Erano diretti in treno a Brescia marito e moglie, entrambi carabinieri, quando hanno riconosciuto il 24enne polacco ricercato per aver accoltellato una turista israeliana a Termini

Girava ancora armato Aleksander Mateusz Chomiak, il senzatetto polacco arrestato a Milano nel tardo pomeriggio di oggi 3 gennaio mentre si trovava nella stazione Centrale. Accusato di tentato omicidio per aver accoltellato una turista israeliana lo scorso 31 dicembre nella stazione Termini di Roma, il 24enne aveva due coltelli e un cutter all’interno della sua borsa. A bloccarlo sono stati due carabinieri, che però in quel momento non erano in servizio. Si tratta di marito e moglie che in quel momento erano già saliti sul treno per Brescia. È stato il vicebrigadiere del radiomobile a insospettirsi per primo, dopo che ha visto davanti a lui Chomiak. La sua foto segnaletica ottenuta dall’analisi dei video delle telecamere di sicurezza di Termini era stata diffusa poche ore prima alle forze dell’ordine. Così è cresciuto il sospetto del vicebrigadiere che quel ragazzo davanti a lui potesse essere proprio il 24enne ricercato in tutta Italia. Sempre più convinto di averlo riconosciuto, il carabiniere ha avvisato gli agenti della Polfer che si trovavano in stazione Centrale e con loro sono riusciti a bloccarlo prima che salisse sul treno per Brescia. Quando il 24enne è stato bloccato, da parte sua non ci sarebbe stata alcuna resistenza. Ai carabinieri e agli agenti non avrebbe detto nulla, anche perché riferiscono gli inquirenti parla poco italiano. Il ragazzo non aveva documenti con sé, né ha ammesso la sua identità quando gli hanno chiesto di confermare il suo nome. Sul corpo non aveva tatuaggi, almeno non evidenti secondo le prime informazioni trapelate dagli inquirenti. Di certo, per ora, nessun elemento che possa far pensare a un movente razziale dietro l’aggressione alla turista a Roma.


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