Addio a Ratzinger, alla camera ardente il doppio delle presenze previste. 1000 agenti in campo per i funerali

Nelle prime note stampa si era parlato di 30mila fedeli al giorno, ieri erano già 135mila in tutto. Ma i piani informali prevedevano picchi di afflusso

Dovevano essere 30mila al giorno, al massimo 35mila, come aveva confermato il 31 dicembre il prefetto di Roma, Bruno Frattasi. Ne sono arrivati più del doppio. L’affetto per il Papa emerito Benedetto XVI è andato certamente oltre le aspettative anche se non si arriva ai numeri clamorosi toccati per Giovanni Paolo II: nel 2005, alla sua morte, sebbene la camera ardente fosse durata per nove giorni consecutivi, le presenze giornaliere arrivarono a quota 500mila al giorno, racconta in Vaticano chi era presente anche allora. Nel caso di Benedetto XVI, il cerimoniale è stato adattato anche se non stravolto a cominciare dalla camera ardente, durata tre giorni (chiuderà oggi alle 19) e non nove. L’afflusso superiore a quanto inizialmente confermato, però, assicurano Oltretevere, non ha prodotto gravi disagi ed era stato comunque messo in conto da chi negli anni passati aveva organizzato i piani da attuare per la possibile scomparsa di Ratzinger, costretto, del resto, alle dimissioni del 2013 da una condizione fisica già fortemente debilitata. Per far fronte alla folla sono stati allungati gli orari di apertura di quasi un’ora più del previsto e i piani per il funerale che inizierà domattina alle 9.30 sono aggiornati in tempo reale da una “cabina di regia” permanente che supervisiona lo stesso ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. «Più in generale, l’ispettorato Vaticano meriterebbe maggior attenzione e più uomini», lamenta Fabio Conestà, segretario generale del sindacato di polizia Mosap: «Sul campo sono 60, pochi per le tante emergenze che devono affrontare».


Cosa succede domani

L’afflusso di domani sarà altresì imponente: si sa già che i giornalisti accreditati sono oltre 1.000 e che i sacerdoti presenti saranno 3.700, al netto di vescovi e cardinali per i quali è ancora in corso il conteggio. Sempre Frattasi nei giorni scorsi ha parlato di una presenza prevista, nella sola giornata di domani, di 60.000 fedeli. Attorno a San Pietro è già in allestimento una zona rossa con accessi presidiati dalle forze dell’ordine – ad occuparsi dell’ordine pubblico in Vaticano è comunque il Dipartimento di Pubblica sicurezza italiano, in accordo con la Gendarmeria – per un totale di circa mille agenti. Ci sono i presìdi sanitari e le postazioni del 118, oltre ai 500 volontari della protezione civile che hanno seguito anche le giornate di afflusso per l’esposizione della salma. «Siamo pronti per questo grande evento devozionale: sotto la regia tecnica del questore tutte le forze dell’ordine ed il sistema collaudato di Protezione civile, domani garantirà sicurezza ed accoglienza per una partecipazione serena nel rispetto del raccoglimento che caratterizzerà la cerimonia funebre», ha rassicurato il dirigente della Polizia presso il Vaticano, Luigi Carnevale. Proprio Carnevale avrebbe dovuto lasciare l’incarico visto che a dicembre è stato nominato a capo dell’Ispettorato del Senato. Dopo la morte del Papa Emerito, il capo della Polizia Lamberto Giannini gli ha confermato l’incarico Oltretevere ad interim, proprio per gestire le giornate delle esequie.


Le delegazioni

Tra le delegazioni estere presenti, la più cospicua sarà probabilmente quella tedesca: oltre al Presidente Frank-Walter Steinmeier, il Presidente del Bundestag Bärbel Bas e il Cancelliere Olaf Scholz, ci saranno anche alcuni esponenti dell’opposizione. Italia e Germania hanno le uniche due delegazioni ufficiali ma, a titolo personale, saranno presenti anche i monarchi del Belgio, Filippo e Mathilde, la regina Sofia, madre del re di Spagna, il presidente polacco Andrej Duda. Sarà rappresentata persino la casa di Savoia, Clotilde e Vittoria di Savoia parteciperanno a nome del casato. Palazzo Chigi ha decretato che sui palazzi pubblici il tricolore sia esposto a mezz’asta in segno di lutto.

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