Messina Denaro potrà curarsi in carcere, sfuma l’ipotesi della chemio in ospedale: prime visite mediche all’Aquila

Lo staff medico e quello penitenziario sono al lavoro per gli ultimi dettagli sul programma di cure per il boss mafioso. L’obiettivo è ridurre al minimo gli spostamenti fuori dal carcere di massima sicurezza

Le cure per Matteo Messina Denaro dovrebbero svolgersi interamente all’interno del carcere dell’Aquila, dove questa mattina 18 gennaio il boss mafioso è stato visitato per la seconda volta dallo staff medico. Già ieri nell’infermeria del carcere aveva svolto la prima visita il professor Luciano Mutti, primario del reparto di oncologia dell’ospedale universitario San Salvatore. Come riportano fonti mediche citate da Ansa, la visita sarebbe durata circa un’ora, dopo la quale lo staff medico avrebbe dato il via libera allo svolgimento delle terapie all’interno della struttura penitenziaria. Esclusa quindi l’ipotesi che il boss mafioso potesse curarsi in ospedale, quindi all’esterno del penitenziario di massima sicurezza. Uno scenario che avrebbe dovuto mobilitare il personale carcerario per garantire importanti misure di sicurezza nei diversi e frequenti spostamenti. I dettagli sarebbero ancora da definire, con gli staff medici e delle forze dell’ordine impegnati a stilare il programma delle cure a cui dovrà sottoporsi Messina Denaro in regime di 41bis.


Come sta Messina Denaro

Sulle sue condizioni di salute ci sarebbe il massimo riserbo. Emerge comunque che Messina Denaro sarebbe apparso in sostanziali buone condizioni fisiche, di certo psicologicamente solide, con il boss che avrebbe anche più volte sorriso e ironizzato con il personale carcerario. Lo staff medico sta esaminando esami e documenti inviati dai medici di Palermo, dove il boss si stava curando. Una volta finite le valutazioni, sarà decisa una strategia di intervento con l’oncologo, che dovrebbe essere sempre il dottor Mutti. La Asl dell’Aquila ha intanto preso in carico il paziente Messina Denaro.


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