Il deputato che imbarazza i conservatori Usa, dopo le accuse per truffa spunta la foto da drag queen

Tra i sostenitori delle politiche più conservatrici del suo partito, Santos si era schierato a favore della battaglia contro gli spettacoli proprio delle drag

Diventa sempre più imbarazzante per il partito repubblicano il caso del neo deputato di origine brasiliana George Santos, prima accusato di aver truffato due veterani del New Jersey, poi di aver mentito sulla presenza della madre al World Trade center l’11 settembre, e ora ritratto in una foto in cui si esibisce da drag queen. Il tweet diffuso dalla reporter di Msnbc Marisa Kabas mostra uno scatto risalente al 2008: «Ho parlato al telefono con Eula Rochard, una drag queen brasiliana che era amica di George Santos quando viveva vicino a Rio. Ha detto che tutti lo conoscevano come Anthony (mai George), o con il suo nome drag, Kitara, e conferma che questa foto è di un drag show del 2008 a Icaraí Beach», scrive la giornalista. Travolto dalle accuse di aver falsificato il suo curriculum e di irregolarità finanziarie ed elettorali, George Santos è dunque ancora al centro di polemiche. Dopo la diffusione dello scatto, il neo deputato ha negato anche la circostanza rivelata da Kabas, definendo «categoricamente falsa» la notizia sul suo passato, o forse ancora presente, da drag queen. Quanto emerso dalla testimonianza raccolta dalla giornalista di per sé non risulterebbe certo una questione rilevante a livello politico se non per la contraddizione evidente con le posizioni conservatrici sostenute dallo stesso Santos, e dalla recente battaglia repubblicana proprio contro gli spettacoli con le drag queen. Nonostante si sia spesso vantato di essere un repubblicano apertamente gay, il neo deputato ha condiviso le politiche più conservatrici del suo partito, come la legge della FloridaDon’t say gay“, che limita l’orientamento sessuale nelle scuole. Nelle ultime ore i media Usa hanno scoperto che la madre di Santos non era al Word Trade center l’11 settembre, come lui aveva raccontato, ma in Brasile. Subito dopo due veterani del New Jersey lo hanno accusato di aver promosso una raccolta fondi per operare uno dei loro cani malati di tumore e di essersi volatilizzato con 3mila dollari. Per ora i vertici nazionali sembrano non volersi esporre, ma gli esponenti locali del partito repubblicano di New York hanno già chiesto a gran voce le dimissioni di Santos.


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