Chi è Ruja Ignatova, la “crypto queen” latitante ricercata dall’Fbi per truffe da 4 miliardi di dollari

La donna ha truffato gli investitori usando uno schema Ponzi nella sua azienda One Coin

Si chiama Ruja Ignatova e ha 42 anni l’autoproclamata «regina delle criptovalute» che è riuscita a truffare diversi investitori per oltre 4 miliardi di dollari utilizzando uno schema Ponzi nell’azienda OneCoin di sua proprietà. La donna ha fondato la società nel 2014 e ha commercializzato una valuta virtuale che lei stessa ha definito «Bitcoin killer». La truffatrice è nata in Bulgaria, è latitante dal 2017 ed è tra i più ricercati dell’Fbi statunitense. Il Federal Bureau of Investigation ha messo 100mila euro in ballo per chi fornisce informazioni su dove si trova. Ignatova è accusata dal Dipartimento di Giustizia di aver usato la sua criptovaluta OneCoin per truffare una serie di persone del settore del marketing multilivello e colpire gli investitori di tutto il mondo tra il 2014 e il 2018.


La Bitcoin Killer che in realtà non aveva valore

Nel 2019, l’allora vicedirettore dell’Fbi William Sweeney Jr, dichiarò che a differenza delle criptovalute vere che tracciano la cronologia delle transazioni, OneCoin «non aveva alcun valore reale» e non permetteva quindi di comprare beni reali. Nel 2017 un tribunale distrettuale di New York ha emesso un mandato d’arresto per la 42enne e gli investigatori sostengono che ai tempi venne informata dei suoi reati. Ma Ignatova si recò in Grecia e poi scomparve. «Ci sono così tante persone nel mondo vittime di quello che questa donna ha fatto. Vogliamo assicurarla alla giustizia», ha dichiarato l’agente Ronald Shimko che sta indagando sul caso.


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