Attentati contro i diplomatici italiani a Barcellona e a Berlino, pista anarchica. La solidarietà di Meloni

La procura di Roma apre un fasciolo di indagine dopo gli attacchi di ieri

Si segue la pista anarchica per i due attacchi che hanno colpito ieri i rappresentanti diplomatici italiani a Barcellona e Berlino. Una vetrata del palazzo in cui è ubicato il Consolato Generale a Barcellona è stata infranta e una parete dell’ingresso dell’edificio è stata imbrattata. A Berlino invece è stata incendiata l’auto con targa diplomatica del funzionario diplomatico Luigi Estero, in servizio all’Ambasciata d’Italia. «Le locali forze di polizia hanno effettuato i necessari rilievi scientifici ed investigativi. In ambedue i casi, fortunatamente, non si registrano danni a persone», ha fatto sapere la Farnesina. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha fatto pervenire la sua solidarietà e quella del governo italiano a Luigi Estero, per l’attentato che ha provocato l’incendio della sua automobile nella Capitale tedesca. «A questo episodio si aggiunge la violazione del nostro Consolato Generale a Barcellona con atti di vandalismo. Il governo segue con preoccupazione e attenzione questi nuovi casi di violenza nei confronti dei nostri funzionari e delle nostre rappresentanze diplomatiche», ha concluso la premier. La Procura di Roma, nel frattempo, ha fatto sapere che aprirà un fascicolo di indagine affidata al pool antiterrorismo, anche se la formalizzazione avverrà con le prime informative da Digos e Ros. Un fascicolo era stato avviato anche per l’attentato ad Atene nei confronti del primo consigliere dell’ambasciata in Grecia Susanna Schlein. La pista più accredita è quella legata alla matrice anarchica e in particolare all’ipotesi che si tratti di azioni in solidarietà con Alfredo Cospito, detenuto al 41 bis in sciopero della fame.


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