Le rivelazioni di Johnson su Putin: «Voleva uccidermi con un missile». Il Cremlino nega: «È lui che non ha capito»

Il racconto dell’ex primo ministro britannico in un documentario della Bbc. La telefonata tra i due leader risalirebbe a qualche settimana prima dell’invasione dell’Ucraina

Vladimir Putin minacciò non solo di lanciare un attacco missilistico sulla Gran Bretagna, ma anche di colpire personalmente Boris Johnson. A raccontarlo è lo stesso ex primo ministro inglese che, in un’intervista alla Bbc per il documentario Putin contro l’Occidente, ha svelato il contenuto di una telefonata con il presidente russo avvenuta nel periodo precedente all’invasione dell’Ucraina il 24 febbraio 2022. Johnson ha poi raccontato che Putin gli disse che «sarebbe bastato un solo minuto» alla Russia per colpire il Regno Unito con un missile. All’epoca, ha ricordato l’ex primo ministro britannico, il Cremlino negava di voler invadere l’Ucraina nonostante i continui rafforzamenti dei contingenti militari russi al confine. In quella telefonata, Johnson avvertì Putin dei rischi di sanzioni e isolamento internazionale nel caso di un’invasione. Ma il presidente russo, ricorda l’ex premier, insisteva nel chiedere se l’Ucraina sarebbe entrata nella Nato a breve.


La replica del Cremlino: «È una bugia deliberata»

Secondo la Bbc, è impossibile stabilire se la minaccia di Putin sia avvenuta davvero oppure no. Nel frattempo, sulla vicenda è intervenuto anche il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che ha apostrofato la ricostruzione di Johnson come una «menzogna». Secondo Peskov, quella dell’ex premier inglese «potrebbe essere una bugia deliberata, e quindi sorge la domanda sulle ragioni di una presentazione di tale versione degli eventi». Oppure, ha aggiunto il portavoce del Cremlino, l’allora primo ministro britannico «di fatto non ha capito» ciò che Putin gli stava comunicando. «Non c’è stata alcuna minaccia di uso dei missili. Parlando di minacce per la sicurezza della Russia – ha precisato Peskov -, il presidente Putin aveva evidenziato che nel caso di una adesione dell’Ucraina alla Nato, un potenziale dislocamento dei missili dell’Alleanza o degli Usa presso i nostri confini vorrebbe dire che qualunque missile potrà arrivare a Mosca in pochi minuti. Se questo passaggio è stato percepito in questo modo (da Johnson), allora si tratta di una situazione molto imbarazzante».


Foto di copertina: EPA / SEDAT SUNA | L’ex primo ministro britannico Boris Johnson alla COP27 di Sharm El-Sheikh, in Egitto (7 November 2022)

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