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«Cospito influencer sul 41 bis. La sinistra sta con lo Stato o con i terroristi?». Alla Camera istituito un giurì sull’attacco di Donzelli – I video

31 Gennaio 2023 - 17:18 Felice Florio
Sospesa per alcune ore la seduta dopo lo scontro in aula aperto dall'esponente di FdI. Fontana: «Dialettica oltre ogni rispetto reciproco»

È finita con la sospensione della seduta la bagarre causata dall’intervento di Giovanni Donzelli. Mentre l’Aula della Camera esaminava la proposta di legge sull’istituzione della commissione Antimafia, il deputato e coordinatore del partito di Fratelli d’Italia ha preso la parola: «Il 12 gennaio 2023 Cospito incontrava i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando che andavano a incoraggiarlo nella battaglia contro il 41 bis. Allora voglio sapere se questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi coi mafiosi. Lo voglio sapere in quest’Aula oggi». L’accusa rivolta ai quattro parlamentari del Partito democratico ha fatto insorgere le opposizioni. Tutte: «Sono sconcertato. Non è consentito che uno si alza la mattina e viene qui a fare il comizio. Non è accettabile», ha detto il deputato di Alleanza verdi e sinistra, Filiberto Zaratti. «Ogni tanto a qualcuno parte la frizione, può capitare», ha dichiarato Roberto Giachetti del Terzo polo, invitando Donzelli a scusarsi.

«Ci sono molte ragioni per le quali potremmo invitare l’onorevole Donzelli a vergognarsi», ha incalzato il vicesegretario del Pd, Peppe Provenzano. «Ne voglio sottolineare due: la prima, che l’intervento che ha appena rivolto e le accuse all’opposizione non c’entravano nulla e la seconda è perché sta sporcando un momento di grande unità che questo parlamento ha il dovere di costruire sui temi della lotta alla mafia, le chiedo presidente di richiamare l’onorevole Donzelli al rispetto della sua funzione». Il Movimento 5 stelle si è unito al coro: «Ammettere un errore e chiedere scusa a volte è una prova di forza», ha affermato Vittoria Baldino. «Manifestiamo la nostra solidarietà ai deputati Pd chiamati in causa», ha aggiunto Benedetto Della Vedova di +Europa. «Ne può uscire solo se chiede scusa. Ha detto una sciocchezza offendendo la memoria di chi ha contrastato con forza la mafia», ha chiosato il leader dei Verdi, Angelo Bonelli.

«Le parole pronunciate dall’onorevole Donzelli sono di assoluta gravità, parole offensive perché false e violente. Sarebbe logico che l’onorevole Donzelli si scusasse ma per farlo servono coscienza, cultura e umiltà. Se non lo farete, e sembra non abbiate intenzioni di farlo, vi scuserò io, usando parole di comprensione per chi è stato chiamato a svolgere dei compiti superiori alle proprie capacità. Succede nella vita, è successo stamani in quest’Aula. Onorevole Donzelli, ci pensi. Lo faccia per la sua coscienza». Così il deputato Pd, Gianni Cuperlo. E ancora, Federico Fornaro, ha chiesto di istituire Istituire «una commissione, un giurì d’onore secondo il regolamento della Camera, che giudichi la fondatezza dell’accusa di Donzelli, che ha leso l’onorabilità dell’onorevole Serracchiani e del Pd. Al capogruppo Foti dico, Donzelli deve scusarsi». La raffica di interventi dei deputati Dem si è interrotta solo con la sospensione dell’Aula, intorno alle 11.30. I lavori, in base a quanto riferito dal vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, riprenderanno al termine della capigruppo delle 13.30.

Donzelli non ritratta e in suo soccorso intervengono i deputati della Lega

«Le scuse? No. Andrò volentieri al giurì d’onore per chiedere al Pd di chiarire le sue parole. Mi auguro che la sinistra italiana che sta balbettando su Cospito chieda scusa agli italiani». Queste le dichiarazioni rilasciate da Donzelli ai cronisti, fuori da Montecitorio. In suo soccorso, sono intervenuti anche alcuni parlamentari leghisti. «Gli attacchi contro Donzelli stanno facendo perdere l’orizzonte del dibattito, che oggi avrebbe dovuto essere centrato sull’istituzione della commissione antimafia. Soprattutto, la sinistra non entra nel merito del fatto che, come si evince dalle carte, Cospito parlasse con esponenti dei clan. Serve maggiore senso di responsabilità, non reazioni scomposte, soprattutto su temi come il contrasto alla mafia», ha affermato Andrea Crippa, vicesegretario del Carroccio. Il deputato Stefano Candiani, in una nota, ha espresso «solidarietà al collega Donzelli per le provocazioni strumentali ricevute dal Pd e dalla sinistra. Su temi come la lotta alla mafia e al terrorismo non si può mai tentennare e il fronte deve essere sempre compatto. La mafia è da condannare, senza se e senza ma».

Fontana: «Sì al giurì d’onore»

Nel pomeriggio, il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha annunciato che sarà istituito un giurì d’onore. «È stato richiesto al presidente di nominare una apposita commissione per verificare la fondatezza delle accuse. L’attivazione potrà senz’altro condurre a una soluzione», ha detto Fontana. «Stamani facendo riferimento sia all’ultima parte dell’intervento di Donzelli sia a quelli di altri deputati di opposizione, la dialettica politica è andata senza dubbio oltre il rispetto reciproco», ha aggiunto il presidente della Camera. «Non spetta a me giudicare la dialettica politica, ma i toni devono sempre mantenersi nell’alveo del rispetto reciproco verso i singoli colleghi e le istituzioni».

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Foto di copertina: ANSA / CAMERA DEI DEPUTATI

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