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Yana Malayko, trovato il corpo della 23enne ucraina dopo 11 giorni di ricerche: il suo ex arrestato per omicidio

01 Febbraio 2023 - 17:00 Redazione
Il corpo della ragazza era nascosto in un campo tra i rovi

È stato trovato oggi pomeriggio 1 febbraio il corpo di Yana Malayko, la 23enne ucraina che sarebbe stata uccisa dall’ex fidanzato Dumitru Stratan, il 20 gennaio scorso, arrestato due giorni dopo a Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano. Il ragazzo si era rifiutato di collaborare con le forze dell’ordine e di rivelare dove si trovasse il corpo della giovane. Il cadavere di Yana era stato infatti nascosto tra i rovi: è stato oggi reperito in un campo al confine tra la provincia di Mantova e di Brescia, poco dopo il cartello di Lonato, dietro ad una azienda florovivaista. Stratan è stato arrestato per l’omicidio: ad inchiodarlo sarebbero stati i filmati di alcuni telecamere che lo hanno ripreso mentre trasportava verso la sua auto un sacco nero dell’immondizia. Secondo gli inquirenti, conteneva proprio il cadavere di Yana.

La dinamica

Le tracce di Yana si erano perse il 20 gennaio. La notte prima di sparire, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, aveva mandato un messaggio al suo fidanzato: «Cerca di dormire tesoro». Stratan, emigrato con la famiglia dalla Moldavia, era invece l’uomo con cui aveva intrattenuto una relazione fino allo scorso dicembre. Si ipotizza che il delitto sia avvenuto al termine di un furioso litigio tra lui e Yana, scoppiato a casa della ragazza, l’appartamento sopra il bar dove lavorava. Lì viveva assieme alla titolare del locale e alla sorella del presunto assassino.

E lì sarebbe stata accoltellata a morte: il killer aveva in precedenza cercato di cancellare le ampie e diffuse macchie di sangue, soprattutto sulla maniglia della camera da letto, senza riuscirci. Il movente rimane però oscuro: la pista della gelosia dell’uomo nei confronti della ragazza è quella attualmente più battuta dagli inquirenti. Stratan è attualmente detenuto nel carcere di Mantova. Dal momento dell’arresto non ha mai proferito parola, avvalendosi in due interrogatori della facoltà di non rispondere.

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