Iran, la mossa a sorpresa dell’Ayatollah Khamenei: graziati migliaia di prigionieri. Chi torna in libertà e chi resta in carcere

La decisione, riportata dalla tv di Stato, in onore dell’anniversario della rivoluzione del 1979. Un segnale dopo mesi di rivolte in piazza?

«Decine di migliaia» di prigionieri sarebbero stati graziati dall’Ayatollah Ali Khamenei. Con questa decisione il leader iraniano, secondo quanto annunciato, ha deciso di celebrare l’anniversario della rivoluzione del 1979, quando i religiosi presero il potere a Teheran. I media locali, riprendendo la tv di Stato iraniana, spiegano che i beneficiari della grazia sono i prigionieri che «non sono accusati di spionaggio per conto di agenzie straniere, contatti diretti con agenti stranieri, omicidio, distruzione e incendio doloso di proprietà appartenenti allo Stato». L’Irna, l’Agenzia di stampa della Repubblica Islamica, spiega che la proposta è nata su iniziativa del capo della Magistratura. In una lettera alla Guida Suprema, Gholamhossein Ejei ha affermato: «Durante le recenti ‘rivolte’ alcuni giovani hanno intrapreso azioni scorrette dopo la propaganda dei nemici. E ora che i complotti dei nemici stranieri e dei gruppi antirivoluzionari sono stati rivelati, sono pentiti e chiedono perdono».


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