Pink Floyd, la lite su Israele e guerra in Ucraina. L’attacco della moglie di David Gilmour: «Antisemita, amichetto di Putin…»

L’ex bassista e cantante Waters torna ad accusare Israele di genocidio e accusa Kiev per il confitto con la Russia. La moglie di Gilmour lo attacca. E lui mette like

Roger Waters e David Gilmour, le due anime creative dei Pink Floyd, litigano ormai da quarant’anni. Hanno cominciato nel 1983. Ovvero dopo “The final cut”, l’ultimo album a cui il bassista e cantante ha partecipato (scrivendo praticamente tutto lui, come per “The Wall”). Il bassista e cantante voleva chiudere così l’esperienza Floyd, il chitarrista e vocalist voleva andare avanti. Le liti tra l’ex leader e il resto della band hanno funestato tutto il periodo della composizione e del tour di “A momentary lapse of reason“. Negli anni i due hanno litigato su tutto. Un contrasto sulle note di copertina ha portato a un ritardo nella pubblicazione di tre anni della nuova edizione di “Anmals“. Mentre alla fine degli anni Ottanta Gilmour e Mason hanno dovuto cambiare il sesso di Angie, il maiale gonfiabile che compariva nelle loro esibizioni, per evitare rivendicazioni di copyright da parte di Waters. Innumerevoli anche le listi sul catalogo dei Floyd.


La lite tra Waters e Gilmour sull’Ucraina

Ma in questi ultimi anni i due se le sono date soprattutto per la politica. Waters infatti è un fiero sostenitore della causa del boicottaggio di Israele. Gilmour e Mason la pensano diversamente. L’ultimo contrasto è stato sulla guerra in Ucraina: il chitarrista e il batterista hanno pubblicato un brano di sostegno alla causa di Kiev. Waters ha detto invece che la guerra è scoppiata «per colpa dei nazionalisti ucraini» e ha scritto una lettera a Vladimir Putin. La sua presa di posizione gli è costata la cancellazione di concerti in programma in Polonia. L’ultimo atto è scoppiato nei giorni scorsi: Waters ha rilasciato un’intervista alla Berliner Zeitung nella quale ha parlato della sua posizione politica sul conflitto ma anche di Israele. «Putin ha sempre sottolineato di non avere alcun interesse a conquistare l’Ucraina occidentale, né a invadere la Polonia o qualsiasi altro paese oltre confine. Vuole proteggere le popolazioni di lingua russa in quelle parti dell’Ucraina dove le popolazioni di lingua russa si sentono minacciate dai governi di estrema destra influenzati dal golpe di Maidan a Kiev. Un colpo di stato ampiamente accettato come orchestrato dagli Stati Uniti», ha detto.


L’antisemitismo

Poi Waters ha parlato anche del conflitto tra Israele e Palestina: «Gli israeliani stanno commettendo un genocidio. Proprio come ha fatto la Gran Bretagna durante il nostro periodo coloniale, tra l’altro. A mio avviso, Israele ha il diritto di esistere fino a che è una vera democrazia. Fino a che nessun gruppo, religioso o etnico, gode di più diritti di qualsiasi altro. Ma sfortunatamente questo è esattamente ciò che sta accadendo in Israele e in Palestina». All’intervista ha replicato Polly Samson, la quale oltre che poetessa e scrittrice è anche la moglie di Gilmour. «Sei antisemita fino al midollo. E sei pure un amichetto di Putin, un bugiardo, un ladro e un ipocrita, un evasore fiscale, canti in play-back, sei misogino, invidioso e megalomane. Basta con le tue sciocchezze».

La sfuriata di Polly, che ha contribuito anche a scrivere i testi di “The division bell” e di “The endless river”, ultimi due album targati Floyd, ha ricevuto un “like” d’eccezione. Ovvero proprio quello di Gilmour. Che così torna a litigare in pubblico con Waters dopo averlo ignorato per qualche anno. In mezzo ci sono state le morti di Syd Barrett e di Rick Wright. E persino una reunion nel 2005 in cui sembravano quelli di un tempo. I fans rimangono ogni volta attoniti da queste liti da cortile. E sperano sempre che trovino un accordo per vederli suonare almeno l’ultima volta insieme.

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