Passa di mano il National Enquirer, il tabloid re del gossip Usa. Fu travolto dalle polemiche per avere oscurato gli scandali sexy di Trump

Il tabloid americano sarà venduto per meno di 100 milioni di dollari, assieme al National Examiner, il Globe e l’edizione britannica

Passa di mano Il National Enquirer, uno dei tabloid più noti sui pettegolezzi delle celebrità. Lo rivela oggi il New York Times che non è in grado però di fornire il prezzo della transazione. Ad acquistare dall’attuale proprietario A360 Media sarà la nuova società VVIP Ventures, costituita pariteticamente da Vinco Ventures (che controlla Lomotiv, uno dei concorrenti di TikTok) e Icon Publishing. Al New York Times il fondatore di Icon Publishing, Ted Farnsworth, ha spiegato solo che il prezzo di acquisto sarà «inferiore ai 100 milioni di dollari» ipotizzati in un precedente tentativo di vendita. Nella transazione saranno ceduti anche il National Examiner, il Globe e l’edizione britannica dell’Enquirer. Il National Enquirer è stato travolto delle polemiche nell’era di Donald Trump per avere pagato durante le presidenziali del 2016 150 mila dollari in gran segreto a una ex modella di Playboy, Karen McDougal, per avere i diritti sul diario della sua relazione con Donald. Il diario però non è mai stato pubblicato. Operazione ripetuta poi per lo stesso motivo con una star di film porno, Stormy Daniels. Per questo vizio di acquistare storie scabrose su potenti amici della testata solo per ritirarle dal mercato il tabloid è stato classificato come testata «catch and kill».


Altro scontro della testata ci fu nel 2019 con il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, che accusò l’Enquirer di avere tentato nei suoi confronti un ricatto prima di pubblicare le prove della sua relazione extraconiugale. Per questo motivo l’azionista di maggioranza del gruppo editoriale A360 Media – l’hedge fund Chatham Asset – ha preteso la vendita della testata che stava creando troppi imbarazzi. A fine 2019 era stata ipotizzata la cessione a James Cohen proprietario di Hudson News per una cifra vicina ai 100 milioni di dollari. Ma l’inizio della pandemia ha fatto fallire la trattativa in corso. Anche uno dei nuovi acquirenti dell’Enquirer, Farnsworth, è personaggio finito alle cronache giudiziarie. Fondatore della start-up MoviePass, nel novembre 2022 è stato accusato dalla Sec dfi avere frodato gli investitori, e l’azione legale è al momento in corso. L’Enquirer è ancora testata leader del settore, con 29 milioni di dollari di fatturato e circa 13,5 milioni di dollari di utile. Poco presente però nel settore digitale, in cui l’azionista precedente sembrava di non credere. Ad interessare anche sotto questo profilo gli inquirenti è l’archivio questo sì digitalizzato di centinaia di migliaia di articoli della testata sui vip nelle varie epoche.


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