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Giorno del Ricordo, il messaggio di Giorgia Meloni dopo la richiesta di Sangiuliano a Sanremo: «Sulle foibe una congiura del silenzio»

10 Febbraio 2023 - 12:06 Redazione
Si stima che nei massacri morirono almeno 3 mila italiani, ma alcuni studi parlano di 20 mila eccidi

«La memoria delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata è stata per troppi anni vittima di una vera e propria congiura del silenzio». Questo si legge nel messaggio della premier Giorgia Meloni in occasione del Giorno del Ricordo, nel quale si celebra la memoria del massacro delle foibe. «Oggi l’Italia rende il suo tributo ai martiri delle foibe e agli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia costretti ad abbandonare le loro case e le loro terre per il solo fatto di essere italiani. Centinaia di migliaia di nostri connazionali obbligati a fuggire e che la Nazione, in diverse occasioni, non seppe accogliere come sarebbe stato giusto fare», continua la nota. Si stima che nell’operazione di pulizia etnica che gli slavi dell’Istria e della Dalmazia portarono avanti per vendircarsi dell’Italianizzazione forzata dal Fascismo, morirono almeno 3 mila italiani, ma alcuni storici parlano di fino a 20 mila eccidi.

La richiesta di Sangiuliano: «Il ricordo delle foibe a Sanremo»

La dichiarazione arriva all’indomani della richiesta del ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano affinché il giorno del ricordo possa trovare spazio nella puntata di stasera del Festival di Sanremo. «Sono rispettosissimo dell’autonomia dell’arte e del lavoro culturale degli artisti. Ma da cittadino, prima che da Ministro, credo sarebbe un gesto importante che il Festival di Sanremo dedicasse un momento al Giorno del Ricordo» aveva detto il ministro rievocando un tema strettamente legato alla storia del Paese e caro soprattutto all’elettorato di destra. Nella conferenza stampa di ieri, il direttore artistico della competizione canora Amadeus si era tenuto vago su un eventuale accoglimento della richiesta di Sangiuliano. «Vedremo», aveva risposto il conduttore, aggiungendo: «Nessun tema è meno importante di un altro. Noi non possiamo farne tanti nel corso di un Festival».

«Le tradizioni delle comunità istriano-dalmate»

Il messaggio di Meloni prosegue: «La Repubblica ha ricucito questa pagina dolorosa della storia nazionale con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, che istituisce la solennità civile che celebriamo oggi e che impegna le Istituzioni a promuovere la conoscenza di quei fatti, a valorizzare il contributo degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia allo sviluppo sociale e culturale dei territori dell’Adriatico orientale e a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti sul territorio nazionale e all’estero».

«Il comitato di coordinamento delle celebrazioni»

«È la ragione per la quale ho voluto istituire a Palazzo Chigi uno specifico Comitato di coordinamento delle celebrazioni legate a questa giornata, allo scopo di garantire una più efficace programmazione delle iniziative e delle cerimonie proposte e organizzate dalle Amministrazioni in occasione del 10 febbraio. Il ringraziamento del Governo va agli esuli e ai loro discendenti per l’insostituibile opera di testimonianza e a tutte le Associazioni, le Fondazioni, le Società e i Comitati che portano avanti la memoria di quei fatti e lavorano instancabilmente allo ricerca, alla documentazione e alla divulgazione».

«Il Tricolore a Palazzo Chigi»

Conclude la presidente del Consiglio, annunciando quanto previsto a Palazzo Chigi per questa sera: «I nostri connazionali di Istria, Fiume e Dalmazia sono “italiani due volte” e custodiscono nel loro cuore la nostra Bandiera. Quel Tricolore che molti di loro portarono con sé fuggendo dalle loro terre e che questa sera illuminerà, con i suoi meravigliosi colori, la sede del Governo. L’Italia non dimentica».

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