È morto il regista Carlos Saura, addio al maestro del cinema spagnolo

Il cineasta aveva 91 anni: domani avrebbe dovuto ritirare il Goya d’Onore 2023

Oggi, 10 febbraio, è venuto a mancare Carlos Saura, uno dei più grandi registi della storia del cinema spagnolo. All’età di 91 anni, è stato colpito da un’insufficienza respiratoria e si è spento a Madrid. Le sue condizioni di salute avevano subìto un netto peggioramento dalla fine della scorsa estate: un piccolo ictus e una successiva caduta mentre portava a spasso i suoi cani si erano rivelati debilitanti. La stampa locale piange la scomparsa di uno dei più grandi esponenti del cinema spagnolo, ma grandi successi come La caza, Peppermint frappé, Elisa, vida mía e Flamenco lo hanno reso un punto di riferimento anche per il grande cinema d’autore europeo. Lui stesso si era definito «un essere fortunato, che ha diretto circa 50 film e ha fatto i film che voleva». Non ha mai rinunciato, infatti, alla sua libertà: lo dimostra il suo impegno nel raccontare i mali della Spagna durante il regime franchista, sfidando la censura. 


Il cineasta ha ottenuto fin dall’inizio il riconoscimento della critica, del pubblico e dei grandi festival. Proprio domani sera avrebbe dovuto ritirare l’ultimo premio: il Goya d’Onore 2023, alla cerimonia dei Goya Awards che si terrà a Siviglia, «per il suo ampio e personalissimo contributo creativo alla storia del cinema spagnolo dalla fine degli anni ’50 ad oggi». Onorificenza nei confronti della quale aveva espresso la sua gratitudine, spiegando: «Sono stato fortunato nella vita, avendo avuto la possibilità di fare ciò che mi attraeva di più: ho diretto cinema, teatro, opera e ho disegnato e dipinto per tutta la vita». Il suo ultimo lungometraggio, The Walls Speak, era uscito lo scorso 3 febbraio: si tratta di un documentario sull’evoluzione dell’arte murale, dalle grotte preistoriche ai graffiti di oggi. 


Leggi anche: