La rivolta degli chef contro gli influencer scrocconi: «Basta cene gratis in cambio di recensioni positive»

La denuncia di Federalberghi: «Ora anche i turisti chiedono sconti minacciando recensioni negative»

Lo chef messicano Edgar Núñez li aveva definiti la scorsa estate «scrocconi internazionali». Si tratta di quegli influencer che, in cambio dell’ospitalità gratuita in resort di lusso o cene stellate, promettono visibilità e giudizi positivi sui propri profili social. Ad analizzare il fenomeno è Il Messaggero, che oggi ripercorre alcuni casi di ristoratori e albergatori che hanno rifiutato di piegarsi a questo meccanismo. Uno dei casi più recenti è quello dello chef stellato Lele Usai, che ha pubblicato la richiesta ricevuta da una blogger, in cui chiede un pranzo gratis per un «gruppo previsto di 5-7 persone» in cambio di promozione sui propri profili social. «Se vorrete venire presso uno dei nostri ristoranti ne saremo lieti, ma sia chiaro: pagherete il conto come tutti i nostri ospiti. Questo vi consentirà anche di essere liberi quando racconterete sui vostri canali l’esperienza fatta da noi. Si chiama onestà intellettuale senza conflitti d’interessi», replicava Usai in un post diventato virale.


Il fenomeno

Di recente anche Francesco Facchinetti aveva denunciato su TikTok il fenomeno degli “influencer scrocconi”: «Questa moda allucinante dei personaggi famosi che vanno in giro a scrocco deve finire, basta», diceva Facchinetti. Se il fenomeno è così diffuso, però, è anche perché molti ristoratori e albergatori non possono fare altro che piegarsi a questo genere di richieste. «Il rapporto con gli influencer può essere utile per alcuni ristoratori», dice oggi al Messaggero lo chef Alessandro Circiello, portavoce di Federcuochi. «A chi, poco noto, apre un’attività può essere utile vederla promossa da chi ha molti contatti. Lo è meno per gli stellati che hanno già un pubblico preciso», aggiunge lo chef. Resta il fatto, però, che il fenomeno degli «scrocconi» sembra essere sempre più diffuso. Anzi, sembra già essere andato oltre gli influencer. «In alcuni alberghi, ci sono clienti, per lo più stranieri, che al momento di pagare il conto chiedono uno sconto, minacciando recensioni negative in caso di rifiuto. Non sono influencer, ma semplici turisti», racconta al quotidiano romano il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca.


Foto di copertina: Lo chef stellato Edgar Núñez

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