Inps, boom di lavoratori a casa malati nel 2022: +29,9% nel secondo semestre

I dati dell’osservatorio Inps sulla tutela della malattia: cresce il numero complessivo di richieste, ma si riduce la durata media dei giorni di assenza

Continuano a crescere i certificati di malattia richiesti al proprio datore di lavoro. A rivelarlo è l’ultimo rapporto dell’Inps, relativo al secondo semestre del 2022, che ha calcolato un totale di 16,4 milioni di certificati raccolti in sei mesi, per il 77,9% provenienti dal settore privato. L’istituto precisa che si tratta di un dato in forte aumento – +29,9% – rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, che già era apparso in crescita rispetto al 2020. In particolare, le richieste di certificati di malattia sono cresciute del 30,4% nel privato e del 28,4% nel pubblico. L’incremento più significativo si concentra soprattutto nel terzo trimestre del 2022, ossia nei mesi di luglio, agosto e settembre. Il dato potrebbe ricollegarsi alle infezioni da Covid, che proprio nei mesi estivi dello scorso anno hanno raggiunto un’alta diffusione. Complessivamente, sono state circa 36,2 milioni le giornate di malattia nel terzo trimestre del 2022, di cui 29,4 nel settore privato e 6,8 nel pubblico.


Il rapporto

A dicembre, sono stati 14,9 milioni i lavoratori coinvolti nel controllo d’ufficio dello stato di malattia da parte dell’Inps. Di questi, circa 3,3 milioni sono dipendenti del settore pubblico e 11,6 milioni del settore privato. A questi controlli d’ufficio, poi, si sommano i controlli richiesti dal datore di lavoro. Nonostante l’aumento di certificati di malattia, nel quarto trimestre del 2022 il numero di visite fiscali effettuate è sceso del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A scendere, poi, è anche il numero medio delle giornate di malattia: 4,4 nel settore privato e 4,2 nel pubblico. Dati in calo rispetto al 2021, quando erano rispettivamente 5,4 giorni nel privato e 4,7 nel pubblico. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, è il Centro Italia l’area che presenta una maggiore variazione del numero di visite effettuate (+13,8%). Crescono, infine, il numero di visite per i dipendenti sotto i 30 anni di età, che registrano un +17,3% rispetto all’anno precedente.


Foto di copertina: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

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