L’allarme di Kiev per un attacco di Mosca alla vigilia dell’anniversario di guerra: «Le truppe russe stanno preparando provocazioni al confine della regione di Chernihiv»

«Questo è evidenziato dai dati dell’intelligence che hanno registrato il movimento di colonne militari con il personale che indossa uniformi senza segni di identificazione e simili a quelle delle Forze Armate ucraine», ha scritto il Comando operativo Nord dell’esercito ucraino su Facebook

Domani, 24 febbraio, sarà trascorso un anno da quando Mosca ha dato il via all’offensiva contro Kiev. Secondo quanto riferito dal Comando operativo Nord dell’esercito ucraino su Facebook, le truppe russe stanno preparando provocazioni vicino al confine della regione di Chernihiv, nell’Ucraina settentrionale: «Questo è evidenziato dai dati dell’intelligence che hanno registrato il movimento di colonne militari con il personale che indossa uniformi senza segni di identificazione e simili a quelle delle Forze Armate ucraine». Nelle ultime ore, inoltre, nella zona occidentale della capitale ucraina, come riportato dal Kyiv Independent, è stata registrata una forte esplosione.


E il crescendo degli spostamenti e degli attacchi delle truppe russe nelle zone rosse strategiche verso Occidente sta facendo innalzare i timori in Europa di una possibile ripresa dell’offensiva del Cremlino, anche su maggiore scala, anche al netto delle numerose perdite, sia a livello di truppe, sia di obiettivi non conquistati da Mosca in questo anno di guerra. Come riferito ai microfoni dell’emittente Lbc dal ministro della Difesa britannico Ben Wallace «oltre 188.000 soldati russi sono morti o rimasti feriti a causa del catastrofico errore di calcolo» di Vladimir Putin. E il ministro della Difesa britannico ha poi aggiunto: «Penso che la Russia abbia mostrato un completo disprezzo non solo per la vita degli ucraini ma anche per i suoi stessi soldati». E parlando delle intenzioni del numero uno del Cremlino ha chiosato: «Quando qualcuno ha oltrepassato il limite e pensa che sia giusto farlo anche contro la propria gente, gestendo l’esercito col tritacarne, penso che non si fermerà». Nella giornata di ieri, il presidente russo Putin aveva dichiarato: «Le truppe riceveranno equipaggiamenti all’avanguardia e l’industria aumenterà rapidamente la produzione dell’intera gamma di armamenti e continueremo a fornire alle nostre truppe le attrezzature più avanzate», sottolineando che si tratta di nuovi sistemi di attacco, mezzi di ricognizione e comunicazione, droni e sistemi di artiglieria.


La questione Transnistria

Oltre ai fronti del Donbass e della Crimea, tra gli obiettivi da conquistare per le truppe di Mosca si aggiunge anche la Transnistria, la regione filorussa della Moldova, ritenuta strategica da parte del Cremlino per battere l’Ucraina. Il governo moldavo ha respinto le accuse di Mosca, secondo cui il governo ucraino starebbe preparando una «provocazione armata» in Transnistria: «Le autorità statali non confermano le informazioni disseminate questa mattina dal ministero della Difesa russo: invitiamo alla calma e esortiamo la cittadinanza a seguire le fonti ufficiali e credibili della Moldova – si legge nella nota del governo moldavo -. Le nostre istituzioni cooperano con partner stranieri e in caso di pericolo per il Paese informeranno senza indugio».

Nella foto: un”immagine di Chernihiv (archivio Open)

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