Cospito rinuncia agli integratori, la reazione in ospedale alla decisione della Cassazione sul 41bis: «Morirò presto»

L’anarchico ha detto ai medici di sperare che qualcuno continui a lottare contro il carcere duro dopo di lui, convinto che gli resti ancora poco da vivere

È sempre più deciso ad andare fino in fondo Alfredo Cospito, soprattutto dopo la decisione della Cassazione che oggi 24 febbraio ha respinto la richiesta di revoca del 41bis avanzata dai suoi avvocati. Detenuto da diversi giorni nel reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo di Milano, l’anarchico ha annunciato di voler sospendere gli integratori, che aveva ripreso ad assumere di recente dopo 120 giorni di sciopero della fame. Cospito avrebbe anche spiegato ai medici di essere ormai convinto che morirà presto. Agli operatori sanitari che lo stanno seguendo nell’ospedale milanese, Cospito ha poi aggiunto: «Spero che qualcuno dopo di me continuerà la lotta» contro il carcere duro. L’anarchico aveva già fatto sapere che nel caso in cui la Cassazione avesse bocciato il ricorso sarebbe andato avanti con lo sciopero della fame, se non addirittura aumentarlo togliendo gli integratori. E così ha fatto. Inoltre, uno degli avvocati della squadra difensiva oggi è andato a trovare Cospito e – nonostante resti provato fisicamente per la mancanza di cibo – è nuovamente apparso lucido e nelle condizioni di poter reggere una discussione. Nel weekend i legali, che in questi giorni continuano a incontrarlo, non lo potranno vedere nel weekend. Ma lunedì il suo legale Flavio Rossi Albertini lo incontrerà e domani lo visiterà anche il suo medico di fiducia. Nonostante la protesta dell’anarchico, la sua situazione sanitaria è monitorata costantemente dal Tribunale di Sorveglianza di Milano.


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