La passione di Costanzo per le tartarughe: perché regalava quel portafortuna ai suoi ospiti

Il giornalista aveva una collezione di oltre 5mila statuine di tartarughe di varie dimensioni. A chi lo andava a trovare, donava una sorta di amuleto

Una delle grandi passioni di Maurizio Costanzo era collezionare tartarughe. Era tanto l’affetto per quell’animale da collezionare oltre 5mila statuine di vario genere e dimensione. Ed aveva l’abitudine di regalare una piccola tartaruga a chi lo andava a incontrare nel suo studio al quartiere Prati a Roma, che fosse un colloquio per lavoro o per amicizia. Una sorta di amuleto in ceramica, con dentro le sue iniziali, che donava a conoscenti e amici con un consiglio: «Mettila in tasca e non toglierla mai. Ti porterà fortuna». Nel 2009 aveva scritto anche un libro intitolato “La strategia della tartaruga. Manuale di sopravvivenza“, edito da Mondadori, in cui spiegava come la tartaruga rappresentasse per lui la longevità e la capacità di resistere alle difficoltà della vita. In quel volume, Costanzo aveva usato l’indole associata alla tartaruga come metafora di vita, sottolineando soprattutto la capacità dell’animale di essere indipendente, sapendosi difendere davanti alle avversità con il suo guscio.


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