«Per 2 euro che volevate Belen?», gli insulti social a Elly Schlein del sindaco di Grosseto: lo scarica anche la Lega

L’eurodeputata leghista Ceccardi difende la segretaria dem: «Alle donne che che fanno politica non è richiesto di essere belle e giovani, ma di essere preparate, oneste, vicine alla gente. Le offese sull’aspetto estetico squalificano solo chi le pronuncia»

Un fotomontaggio con il volto della segretaria del Partito Democratico Elly Schlein paragonato a quello di cavalli e la scritta «Per 2 euro che volevate, Belen?». La storia pubblicata dal sindaco di centrodestra di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sui suoi profili social ha avuto breve durata, ma non è sfuggita a molti esponenti della politica e della società civile. Sono stati poi diffusi in rete dei video in cui i discorsi di Schlein sono stati paragonati e accostati alla satira di Maurizio Crozza e ai “comizi” del personaggio di Cetto La Qualunque di Antonio Albanese. «Un sindaco che irride un donna, nonché principale leader dell’opposizione, con il peggior body shaming non è degno di rivestire quel ruolo», ha commenta il deputato e portavoce nazionale della mozione Schlein, Marco Furfaro. Prima della pubblicazione delle storie del sindaco di Grosseto, l’eurodeputata toscana della Lega, Susanna Ceccardi, con un post sulla sua pagina Facebook aveva preso le parti di Schlein contro i commenti in cui la neo-segretaria del Pd è stata presa di mira e dileggiata per il suo aspetto fisico, scrivendo: «In questi giorni sui social sto leggendo ironia da quattro spiccioli sull’aspetto fisico di Schlein e mi va di condannarla fortemente. Alle donne che fanno politica non è richiesto, o almeno non dovrebbe, di essere belle e giovani ma di essere preparate, oneste, vicine alla gente. Ci sono 10.000 motivi per sostenere che non ci piacciono le posizioni estremiste di Elly Schlein, ma le offese sull’aspetto estetico squalificano solo chi le pronuncia».


Instagram| Il post del sindaco di Grosseto contro la segretaria del Pd, Elly Schlein

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