Sanremo, prete vittima di revenge porn viene sospeso dalla diocesi: «Una grave violazione dei suoi obblighi»

Il vescovo ha aperto un’indagine «previa onde definire, con accuratezza, fatti e responsabilità», si legge nel comunicato

Prima l’estorsione, poi la sospensione. Protagonista della vicenda: un parroco in servizio nel sanremese, caduto nel tranello di una telefonata intima con un uomo, conosciuto sui social, che poi gli avrebbe chiesto del denaro per non diffondere il filmato. Secondo quanto riporta Ansa, il sacerdote non avrebbe accettato il ricatto e le immagini sarebbero state inviate a diversi indirizzi mail, tra cui anche quello della curia che ha deciso di sospendere il prete inviandogli una lettera. «La Diocesi di Sanremo con profondo dispiacere informa che nei confronti del presbitero, è pervenuta una segnalazione concernente un’incresciosa vicenda – si legge in un comunicato della diocesi – nella quale, per imprudenza, leggerezza e grave violazione degli obblighi derivanti dallo stato clericale sarebbe incorso, colpevolmente, lo stesso presbitero». Nella nota si fa presente che «per quanto attiene la negativa condotta in ordine alle norme morali e agli obblighi della vita sacerdotale, il vescovo ha aperto un’indagine previa onde definire, con accuratezza, fatti e responsabilità e addivenire a giusti e doverosi provvedimenti, che verranno resi noti. In attesa di espletare convenientemente le procedure giudiziali canoniche il Presbitero ha concordato la sospensione del ministero parrocchiale». Il vescovo – secondo l’agenzia di stampa – aprirà un procedimento giudiziale canonico che prevede indagini, interrogatorio, fissazione degli atti e, qualora la vicenda risultasse in questi termini, provvedimenti.


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