Lanci di peluche contro le auto blindate: l’accoglienza di Cutro all’arrivo di Meloni e dei suoi ministri – Il video

In corso il cdm nell’aula consiliare del piccolo comune del crotonese. Tra i punti all’ordine del giorno anche un decreto legge sull’immigrazione

Pupazzi e peluche lanciati contro le auto blindate del governo. È questa l’accoglienza riservata a Giorgia Meloni e ai ministri del suo governo al loro arrivo a Cutro. Nella sala consiliare del piccolo comune del crotonese, si sta svolgendo in queste ore il consiglio dei ministri. Una location d’eccezione, scelta dalla premier per omaggiare le vittime del naufragio dello scorso 26 febbraio in cui hanno perso la vita almeno una settantina di migranti. Meloni e i suoi ministri sono arrivati a Cutro intorno alle 16 e, ad attenderli, hanno trovato un centinaio di manifestanti, che si sono radunati davanti al municipio intonando slogan contro il governo. Tra i punti all’ordine del giorno nel cdm di oggi c’è anche un decreto legge sui flussi regolari di migranti e il contrasto all’immigrazione irregolare. Presente anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, finito nel mirino delle opposizioni proprio per la gestione del naufragio e che, secondo il Pd, «dovrebbe essere indagato per strage colposa». Questa mattina, per le strade di Cutro, sono spuntate scritte anche contro di lui. Sono tre invece i ministri assenti. Si tratta di Guido Crosetto (Difesa) e Eugenia Roccella (Famiglia), mentre il titolare dell’Economia Giancarlo Giorgetti è collegato in videoconferenza.


Le proteste contro il governo

Sui cartelli dei manifestanti che si sono radunati oggi a Cutro si leggono frasi inequivocabili, come «Potevano essere salvati» o «Non nel mio nome». «Chiediamo giustizia. A 15 giorni dalla tragedia ancora non emerge la verità. E ieri volevano trasferire le salme. Vogliamo una vera politica di accoglienza», ha urlato uno dei manifestanti durante il presidio in piazza della Scacchiera, davanti al comune che oggi ospiterà il consiglio dei ministri. Alla protesta hanno aderito anche i Cobas, il sindacato Usb e il gruppo «Fabbrikando l’avvenire», che riunisce gli ex dipendenti di un’azienda locale, la Pertusola sud di Crotone, chiusa da anni. «Questa è una terra di emigrati – hanno aggiunto i manifestanti – e sappiamo cosa vuol dire lasciare la propria terra. La nostra è una manifestazione pacifica ma non ci vogliono qui, nonostante il permesso della Questura. Vogliono relegarci in un vicolo ma non ci sposteremo. Dovranno prenderci di peso».


Foto di copertina: ANSA/CARMELO IMBESI | Proteste in piazza per il consiglio dei ministri straordinario che si terrà nell’aula consiliare di Cutro, Crotone (9 marzo 2023)

Video in evidenza: FACEBOOK/CROTONEOK

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