Israele, i manifestanti bloccano l’autostrada per tentare di impedire la partenza di Netanyahu per Roma: decine di arresti – Il video

L’ira del premier israeliano: «Le proteste sono un tentativo di abbattere il governo eletto pochi mesi fa in modo democratico e di andare a seste elezioni. Non lo consentiremo»

Nuove manifestazione di protesta in Israele contro il progetto di riforma giudiziaria del governo, nel giorno in cui il premier israeliano Benjamin Netanyahu è atteso a Roma per l’inizio di una visita di tre giorni. Il movimento di protesta, che ha indetto una “giornata nazionale di resistenza alla dittatura”, oltre ad aver interrotto la maggior parte delle attività quotidiane, ha bloccato l’autostrada Ayalon che porta all’aeroporto nazionale di Lod (Tel Aviv). Intervenute sul posto, le forze dell’ordine – scrive Hareetz – stanno operando i primi arresti fra i dimostranti presenti al sit-in. Gli arresti, secondo la televisione pubblica, sono finora 24. Nonostante il caos, il primo ministro israeliano è riuscito infine a decollare per Roma dall’aeroporto Ben Gurion, dove era arrivato da Gerusalemme su un elicottero della polizia, e non su quello dell’esercito che da alcune ore lo attendeva vicino all’ospedale Hadassah, dove si erano raccolte colonne di dimostranti. Le proteste hanno mandato su tutte le furie Netanyahu, che pure stamattina in un’intervista a Repubblica le aveva definite «un segnale della vivacità della democrazia israeliana». Ma dopo il blocco che ha rischiato di pregiudicare la sua partenza per Roma, il leader israeliani le ha definite – «un tentativo di abbattere il governo eletto pochi mesi fa in modo democratico e di andare a seste elezioni. Non lo consentiremo». Poi Netanyahu ha accusato l’opposizione di voler portare il Paese «all’anarchia». Sull’incontro di domani con Giorgia Meloni, il premier ha spiegato che ci sarà «il tema Iran così come è stato con Macron alcune settimane fa». Domani mattina, prima di vedere la premier italiana, Netanyahu parteciperà a un Forum economico con aziende italiane alla presenza del ministro dello Sviluppo economico e del Made in Italy Adolfo Urso. Quindi la tappa a Palazzo Chigi con un pranzo ufficiale di Stato e il faccia a faccia con la premier Meloni. A seguire le dichiarazioni alla stampa. Netanyahu ripartirà da Roma, secondo il programma, nella tarda serata dell’11, alla fine del riposo sabbatico.


Prima punizione contro i piloti militari

Prima punizione – definita dai media locali «di carattere esemplare» – contro i piloti militari della riserva che si sono mobilitati contro la riforma giudiziaria di ampio raggio intrapresa dal governo Netanyahu. Secondo quanto riferiscono i media, il comandante dell’Aeronautica militare, il generale Tomer Bar ha ordinato la sospensione fino a nuovo ordine di un colonnello della riserva. Cronisti militari precisano che negli ultimi giorni il “Colonnello G.” si era fatto portavoce della protesta ed aveva dato interviste televisive. Secondo Yediot Ahronot la sua rimozione ha già avuto «un effetto dirompente». Il “Colonnello G.” ha alle spalle decine di anni di esperienza e fino ad alcuni mesi fa, precisa il giornale, era il comandante della base militare di Ramat David, nel nord di Israele.


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