Migranti, maxi operazione in mare per il soccorso di oltre 1.000 persone. La Guardia Costiera chiede l’intervento della Marina

La Nave Diciotti ha preso a bordo 480 migranti mentre stava facendo rotta verso Lampedusa

Dopo la segnalazione di questa mattina, intorno alle 9, di un peschereccio in difficoltà diretto verso le coste italiane con circa 500 persone a bordo, almeno altre due imbarcazioni cariche di migranti sono state segnalate alle autorità italiane. Circa 1.300 le persone in mare al centro di una maxi operazione di soccorso che si preannuncia difficile. La Guardia Costiera stessa, in difficoltà, ha chiesto il supporto della Marina Militare. «È stato disposto l’immediato intervento di nave Sirio, già presente nell’area per le proprie attività operative», ha precisato il ministero della Difesa, «la nave militare sta procedendo alla massima velocità consentita per fornire l’assistenza richiesta». La Nave Diciotti, mentre faceva rotta verso l’hotspot Lampedusa, ha soccorso 480 migranti. In una nota, è la Guardia Costiera stessa a sottolineare come siano in atto «numerosi soccorsi» davanti alle coste calabresi. Tre motovedette «a circa 70 miglia a sud di Crotone» sono intervenute «per prestare soccorso a un barcone con circa 500 migranti a bordo. Altre unità della Guardia Costiera stanno prestando soccorso ad altri due barconi con un totale di circa 800 migranti a bordo che si trovano, invece, a circa 100 miglia a sud-est di Roccella Ionica. Sempre nella nota, la Guardia Costiera sottolinea la difficoltà della missione a causa del «numero elevato di persone presenti a bordo delle imbarcazioni alla deriva».


L’allerta su Alarm Phone

Una motovedetta della Guardia Costiera, la Cp325, era salpata da Pozzallo per un’operazione di soccorso in mare di migranti segnalati a circa 130 miglia dal porto del ragusano, e le prefetture di Ragusa, Siracusa, Catania e Messina sarebbero state preallertate per l’accoglienza. Alarm Phone, il servizio telefonico che riceve le richieste di soccorso nel Mediterraneo, aveva annunciato su Twitter di essere in contatto con «circa 500 persone» su un barcone che sarebbe partito dalla Libia. L’imbarcazione si troverebbe al largo della Sicilia, e le loro vite sarebbero in pericolo. «Ci ha chiamato dall’area Sar italiana. Abbiamo allertato le autorità competenti. Non perdete tempo: mandate subito i soccorsi!», ha scritto Alarm Phone sul social.


Soccorsi urgenti

Il capomissione di Mediterranea Saving Humans, Luca Casarini, ha dichiarato che a bordo del peschereccio la situazione sarebbe di «grave pericolo», e che questa mattina l’aereo Eagle 1 di Frontex ha sorvolato la posizione dell’imbarcazione, e lo stesso ha fatto un elicottero della Us Navy. Casarini chiede dunque che venga lanciata subito un’operazione di soccorso: «Non c’è un minuto da perdere. Mrcc Roma ha tutte le informazioni da diverse ore. E a scanso di equivoci, questa è una situazione di distress, non è un’operazione di polizia che serve, si tratta di un peschereccio strapieno di profughi in fuga, che chiede aiuto, ci sono decine di donne e bambini e da bordo segnalano che stanno già imbarcando acqua. Chiediamo che per favore inviino le motovedette e i mezzi aerei della Guardia costiera, che aprano un evento Sar».

Il “preallarme” di Salvini

Ieri a Cutro – luogo del tragico naufragio ha provocato almeno 72 vittime – si è svolta la riunione straordinaria del Consiglio dei ministri in cui il governo Meloni ha annunciato ill varo del nuovo decreto legge sul tema immigrazione, incentrato soprattutto sull’inasprimento delle pene per gli scafisti. Nella conferenza stampa di illustrazione delle nuove norme, il leader della Lega al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha detto di essere in contatto con l’ammiraglio Nicola Carlone, il quale lo avrebbe informato che in quel momento c’erano in mare 20 mezzi della Guardia Costiera impegnati in diverse missioni.

Foto copertina: Alarm Phone su Twitter

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