Meloni sui 10 anni di Papa Francesco: «La sua prima frase che mi affascinò. Migranti? Ho la coscienza a posto: più si parte, più si rischia» – Il video

La premier è intervenuta alla presentazione del libro di Padre Antonio Spadaro “L’Atlante di Francesco: Vaticano e politica internazionale”

«Sono giorni particolari, io sono stata accusata di cose raccapriccianti ma la mia coscienza è a posto: più persone partono più si rischia che qualcosa vada storto». Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la presentazione del libro di Padre Antonio Spadaro L’Atlante di Francesco: Vaticano e politica internazionale, riferendosi alle responsabilità sulla gestione della questione migratoria. «Non è il modo umano di affrontare, forse è il più facile, decidere che siano i mafiosi a scegliere chi viene da noi, che chi arriva si trovi vittima della criminalità organizzata, della prostituzione», continua. Per la premier «mentre c’è chi fa polemiche, io lavoro per bloccare un finanziamento per la Tunisia, anche in Libia stiamo lavorando per creare posti di lavoro, anche in Sahel. Accogliere chi ha diritto a essere rifugiato e investire in Africa: questo l’approccio più serio». Ma non solo: per la leader di FdI «Più persone partono, più persone si mettono nelle mani di cinici trafficanti e più c’è il rischio che qualcosa vada storto: non credo che questo possa mai essere il modo giusto, umano e responsabile di affrontare questa vicenda. Forse sarebbe più facile mettere la testa sotto la sabbia, lasciare che siano dei mafiosi a decidere chi deve arrivare da noi, lasciare che arrivi da noi solo chi ha soldi per pagare quei mafiosi, lasciare che in Africa continuino a prendere piede i mercenari della Wagner e i fondamentalisti», ha detto Meloni, confermando di fatto la linea dei ministri ministri degli Esteri e della Difesa, secondo i quali «dietro il boom di sbarchi» che sta interessando l’Italia in questi giorni, ci sarebbe il gruppo di mercenari filo-russi guidati dall’alleato di Putin, Yevgheni Prigozhin.


«In Africa abbiamo approccio non predatorio»

Durante l’intervento, Giorgia Meloni ribadisce di considerare «la misericordia il fulcro dell’azione politica». «Dalla crisi stiamo cercando opportunità: oggi l’Europa ha un problema di approvvigionamento, ma l’Italia ha un vantaggio, la geografia. Questo può voler dire cooperazione con i paesi africani». Per la premier, l’approccio adottato dall’esecutivo «sia non predatorio, ma della cooperazione allo sviluppo come arma di libertà, non a caso abbiamo parlato di Piano Mattei», ha aggiunto. «In Africa – spiega – non si vuole prendere l’oro: vogliamo lasciare investimenti e lavoro. Molti africani mi hanno detto che non vogliono scappare dalle loro terre: su questo si può fare di più, è l’approccio più umano, più misericordioso. Questo il Papa lo dice chiaramente».


«Ringrazio Dio di essere costretta a fare scelte»

«Dieci anni fa a quest’ora Jorge Mario Bergoglio veniva eletto Papa: quando si affacciava dal balcone pronunciò una frase tra le più efficaci. Dice Papa Francesco, stavolta sono venuti a prendere il vescovo di Roma ai confini del mondo. È un suo tratto distintivo, l’attenzione ai luoghi e ai popoli lontani, alle periferie fisiche e esistenziali». Inizia così, l’intervento della premier Giorgia Meloni alla presentazione del libro di Padre Antonio Spadaro L’Atlante di Francesco: Vaticano e politica internazionale. Secondo la presidente del Consiglio, in passato l’Italia ha «avuto posizioni altalenanti sulla politica estera: non scegliere è più redditizio», ha detto. «Oggi invece la politica non se lo può più permettere e nelle difficoltà ringrazio Dio per essere costretta a fare delle scelte, con la possibilità di dare a questa nazione una politica industriale, economica, un’idea per le riforme». Questo atteggiamento, però, per la leader di FdI «di certo non aiuta sul consenso». Secondo Meloni, quello che l’Italia sta affrontando è «il momento più complesso dalla fine della seconda guerra mondiale: Appena si affronta un problema, se ne apre un altro», spiega la premier, aggiungendo inoltre di «non essere stata fortunata». Poi il riferimento al Pontefice: «Per Francesco la crisi non è di per se negativa: crisi è anche scelta, cosa che spesso la politica non ha fatto. L’Italia – continua Meloni – non ha avuto una politica industriale».

«Sull’Ucraina la Santa Sede è la più idonea per negoziare»

La premier Meloni ha inoltre parlato di Ucraina e del ruolo della Chiesa per un possibile negoziato di pace tra le parti. «La Santa Sede è la più idonea per il negoziato: ha l’appoggio dell’Italia», ha detto durante la presentazione del libro L’Atlante di Francesco: Vaticano e politica internazionale.

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