Naufragio al largo della Libia, centrosinistra all’attacco del governo: «Una vergogna per l’Italia e l’Europa». Tajani: «Non strumentalizzare»

Le critiche al governo Meloni da parte delle opposizioni in Italia e in Ue dopo il naufragio di un barcone di 47 migranti che avrebbe causato decine di vittime

«È una vergogna per l’Italia e per l’Europa. Non possiamo più vedere il Mediterraneo ridotto a un grande cimitero a cielo aperto». Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, nel giorno della formalizzazione del suo nuovo incarico, riferendosi al nuovo naufragio di un barcone di 47 migranti proveniente dalla Libia denunciato oggi da Alarm Phone e che avrebbe già causato decine di vittime. «Mi arrivano notizie di un nuovo naufragio, in cui sarebbero morte altre persone, a largo della Libia. Sembra che questa imbarcazione abbia chiesto soccorso ed è stato risposto di contattare la guardia costiera libica. Per questo chiedo un minuto di silenzio», ha detto Schlein rivolgendosi all’assemblea del Pd a Roma. Ancora più dura la presa di posizione del gruppo a sinistra del Pd, l’Alleanza Verdi e Sinistra. Per Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde, il responsabile di questa nuova tragedia siede al Viminale. Il ministro Piantedosi «è un’onta per l’Italia» e deve dimettersi, ha detto Bonelli. «È sconcertante quello che sta accadendo nel Mediterraneo: ci troviamo di fronte ad un altro naufragio con decine di vittime e di annegati – ha scritto il leader dei Verdi in una nota – Si tratta dello stesso gommone che è stato segnalato ieri sera e al quale il governo italiano ha chiesto di tornare indietro e alla guardia costiera libica di intervenire, risultato: altre vite annegate in mare. Il ministro Piantedosi, che coordina queste operazioni, è un’onta per l’Italia e ne chiediamo le dimissioni».


L’affondo del centrosinistra europeo

L’eco della nuova tragedia – confermata nel tardo pomeriggio dalla Guardia Costiera – travalica i confini italiani e assume una dimensione europea. Ad attaccare il governo di Roma per il nuovo dramma in mare sono i socialisti europei, il gruppo continentale del centrosinistra. «Un’altra catastrofe evitabile che mostra la vera mancanza di umanità e compassione nel governo Meloni», ha scritto su Twitter la presidente dei Socialisti e Democratici (S&D), la spagnola Iratxe Garcia Perez, secondo la quale quello di oggi è «un fallimento deliberato nello svolgimento di adeguate operazioni di ricerca e salvataggio. Questo approccio costerà molte altre vite e non impedirà alle persone di venire nell’Ue».


La difesa d’ufficio di Tajani

A levarsi dall’esecutivo per il momento è soltanto la voce di Antonio Tajani. Parlando con i cronisti da Tel Aviv, dove si trova in visita, il ministro degli Esteri ha invitato a «non strumentalizzare» quanto accaduto. «Sono convinto, conoscendo la Guardia costiera, la Marina militare italiana e la Guardia di finanza, che questi uomini di mare non lascino mai nessuno senza soccorso. Tutti quanti – ha chiosato il vicepremier – siamo impegnati per evitare queste tragedie nel Mediterraneo».

I fatti

Ieri sera, sabato 11 marzo, le autorità di Roma, ricevuto l’allarme, avevano dato istruzione alle navi mercantili presenti in zona di monitorare la situazione, in attesa della guardia costiera libica. Tuttavia, spiega Mediterranea Saving Humans, «i mercantili si sono limitati a osservare per 24 ore e nessuna mobilitazione è stata disposta dalle «navi militari operative nell’area». Ora il timore è che i migranti sopravvissuti siano ricondotti in Libia. «Ricordo che il ministro libico Emad Trabelsi – continua Bonelli – è colui che faceva il trafficante di migranti e che oggi chiede intese con l’Italia a partire dagli incontri con il ministro Piantedosi». Poi l’appello: «L’inazione dell’Europa è vergognosa chiediamo subito navi europee nel mar Mediterraneo per i soccorsi perché siamo di fronte ad un’imponente crisi umanitaria: basta frasi ipocrite di cordoglio e di circostanza», conclude. Dello stesso tono la dichiarazione del segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, secondo il quale «hanno più sollecitudine per andare alle feste di compleanno di un 50enne piuttosto che ad organizzare un efficace sistema di ricerca e soccorso nel Mare Mediterraneo», si legge nel tweet. «Una gigantesca onda di vergogna – conclude l’esponente rossoverde – travolgerà il governo italiano e la Ue per i loro ritardi ed omissioni». Parole dure anche da parte della deputata dem, Laura Boldrini: «Una imbarcazione da oltre 24 ore lasciata alla deriva nelle acque libiche. Le persone sono disperate. Se nessuno va a soccorrere, il risultato è scritto: altri morti. Le Ong sono utili a riempire questo vuoto, impedirgli di operare, come fa il governo Meloni, è imperdonabile».

Foto di copertina: ANSA/CLAUDIO PERI

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