Milano, l’uomo che ha ucciso un giovane in monopattino resta in carcere: «Era ubriaco ed è scappato»

Secondo il giudice voleva addossare la colpa a un’amica

Il 29enne che ha ucciso un giovane in monopattino a Milano resta in carcere. Lo ha deciso il giudice delle indagini preliminari Tommaso Perna nell’ordinanza con cui ha accolto la richiesta di custodia cautelare del pubblico ministero Francesco De Tommasi. Il giudice ha convalidato l’arresto eseguito dalla polizia postale. Secondo il Gip «l’indagato ha ampiamente mostrato di non essere in grado di rispettare alcuna prescrizione e regola di civile convivenza, oltre che giuridica e, prima ancora, di banale umanità». L’incidente è accaduto tre giorni fa, in via Beldiletto all’angolo con viale Famagosta, nel capoluogo lombardo. Il giovane, scrive il gip nel provvedimento, «si è posto alla guida in stato di intossicazione dovuto al pregresso consumo di cocaina e bevande alcoliche e, peraltro, senza essere munito della patente per essergli stata revocata con decreto del Prefetto di Milano». In più, dopo l’incidente «non mostrando alcuna resipiscenza per la propria condotta si è dato alla fuga. Contando sul fatto» che un’amica che era in auto con lui «si sarebbe attribuita la responsabilità di quanto accaduto».


Leggi anche: