Petardi, lanci di bottiglie e auto distrutte: i disordini a Napoli tra tifosi dopo la partita contro l’Eintracht – Il video

Il Viminale ha alzato l’allerta per la trasferta degli azzurri a Torino del 19 marzo

«Ieri la barbarie, oggi ci rassereniamo con la civiltà». Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha commentato i disordini avvenuti ieri 15 marzo a Napoli durante la partita di Champions League tra i partenopei e l’Eintracht Francoforte. Petardi, bottiglie e auto distrutte sono il risultato degli scontri tra i tifosi del Napoli e quelli tedeschi per le strade della città. Le tensioni sono iniziate prima della partita e sono proseguite anche dopo il match, vinto dal club azzurro per 3 a 0, e alcuni supporter tedeschi ieri hanno tentato di lasciare l’Hotel Continental dove erano stati scortati dalle autorità, mentre gli ultras partenopei hanno tentato di fare irruzione. Le strade sul Lungomare questa mattina erano piene di cocci di vetro e petardi, anche inesplosi. Intanto inizia la prevenzione per le prossime partite.


L’allerta per le prossime partite

Il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, ha fatto fare alcuni sopralluoghi per trovare spazi per l’arrivo dei bus dei tifosi dall’estero. «Parlo dell’Inghilterra – ha spiegato – per la partita contro l’Italia del 23 marzo e di tutte le altre tifoserie. Lo faremo in modo tale che si concentra l’arrivo nella zona del porto per poi portare i tifosi allo stadio». Sul tema è intervenuto anche il questore di Napoli Alessandro Giuliano che ha sottolineato come «con i colleghi della polizia inglese stiamo avendo da settimane scambi informativi sui tifosi in arrivo, così come abbiamo fatto con i colleghi tedeschi». Secondo quanto si apprende da fonti del Viminale, la tifoseria partenopea sarà particolarmente sotto i riflettori delle forze di sicurezza in previsione della partita di Serie A contro il Torino domenica. I tifosi, infatti, si sposteranno per la prima volta nuovamente in Italia dopo il divieto di due mesi imposto dal ministero dell’Interno a seguito degli scontri dell’8 gennaio in autostrada con gli ultras romanisti.


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