Soggiorno “da incubo” a Firenze, la replica della giovane americana agli haters (e ad Amanda Knox): «Incredibile come il web condanni qualsiasi opinione scomoda»

Nei giorni scorsi la 23enne Stacia Datskovska aveva raccontato i suoi sei mesi mal digeriti a Firenze. Oggi la replica su “The Independent”

«Sono quella studentessa “antipatica” che ha studiato a Firenze. Ecco cosa ho da dire sulla vostra indignazione». Si intitola così la risposta, pubblicata su The Independent, di Stacia Datskovska, la 23enne americana che nei giorni scorsi ha raccontato la sua brutta esperienza di studio in Italia. La ragazza, che studia giornalismo e relazioni internazionali alla New York University, aveva descritto il suo periodo «da incubo» nel capoluogo toscano al magazine Insider. Giudizi critici cui si era sentita in dovere di rispondere su Twitter, tra gli altri, anche Amanda Knox. «Ma che dici? Studiare all’estero è meraviglioso», le aveva replicato l’ex studentessa americana condannata e poi assolta per l’omicidio di Meredith Kercher a Perugia nel 2007. Oggi, però, Datskovska ribadisce la sua posizione e, dalle pagine dell’Independent, risponde all’ondata di odio social ricevuto nei giorni scorsi. «Quello che mi spaventa è quanto sia veloce la comunità online (tanto più crudele per l’anonimato concesso agli utenti) nell’attaccare una giovane con un’opinione che si discosta dalla norma», scrive la 23enne americana. «Sono fortunata – aggiunge Datskovska – ad avere una buona autostima, oltre al rispetto per il mio lavoro, una solida base morale e una forte rete di supporto di famiglia, amici, colleghi e sconosciuti che mi hanno contattata per dirmi che il mio articolo è stato letto con interesse».


Il soggiorno «da incubo» e la risposta agli haters

Datskovska ha trascorso sei mesi a Firenze. Un periodo che, come ha rivelato a Insider, ha odiato «in ogni suo aspetto». Nella sua testimonianza, la 23enne newyorkese si diceva delusa della casa sovraffollata condivisa con sette studentesse, ma anche del comportamento dei fiorentini, accusati di trattarla con diffidenza e ostilità. La ragazza, però, aveva fatto una precisazione: «Con questo non voglio dissuadere gli studenti ad andare a Firenze. I miei sentimenti non sono l’esperienza di tutti gli studenti universitari, ma non posso pensare di essere l’unica a ritenere che studiare all’estero sia un incubo». Una postilla che non è bastata a fermare l’ondata di indignazione social che ha subìto Datskovska dopo l’uscita dell’articolo. Da qui, dunque, la scelta di rispondere agli haters dalle pagine del quotidiano inglese The Independent: «Se non trovi valore in quello che ho scritto, dovresti stare lontano dal turbinio di attività che circonda la mia pubblicazione: bastano pochi tocchi di tastiera perché un autore venga crocifisso per il proprio lavoro. Potrebbe essere necessario più tempo per riparare il danno».


Foto di copertina: Faceboook / Stacia Datskovska

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